L’azienda genovese Fisia Italimpianti (controllata dal gruppo Webuild) sta per terminare i lavori del Lotto 2 del sistema Riachuelo, mega progetto infrastrutturale che mira a ridurre l’inquinamento del fiume Matanza-Riachuelo, a Buenos Aires, in Argentina.
Il lotto, che prevede la realizzazione di un grande impianto di depurazione, ha impegnato Fisia Italimpianti, per conto di AySa (Agua y Saneamientos Argentinos). Nelle scorse settimane sono state ultimate le operazioni di collaudo tecnico e il completamento dell’opera, oggi con uno stato di avanzamento del 95%, è previsto entro fine maggio.
Il sistema Riachuelo è il più grande progetto di questo tipo nell’area dell’America Latina ed è stato sostenuto dalla Banca Mondiale, per la sua importanza socio-ambientale. Offrirà benefici a 14 municipalità di Buenos Aires, migliorerà le condizioni sanitarie di oltre 4,3 milioni di persone, garantendo a regime l’accesso alla rete fognaria a ulteriori 1,5 milioni di persone.
Il sistema prevede la realizzazione di un impianto di depurazione e di una capillare rete di tunnel che corrono a circa 27 metri di profondità sotto il Rio de la Plata, del quale il Riachuelo è un affluente.
Il progetto è composto da tre lotti. Webuild ha già completato il lotto 3 e con Fisia Italimpianti sta adesso ultimando anche il lotto 2, con la società alla guida del consorzio con Acciona, con una quota pari al 65%.
Il lotto 2 prevede la realizzazione di un impianto di depurazione che una volta completato sarà tra i più grandi al mondo nel suo genere e, permetterà di trattare fino a 2,3 milioni di metri cubi al giorno di acque reflue. Il progetto prevede una stazione di sollevamento acque in ingresso con una capacità di pompaggio di 36 metri cubi al secondo, un impianto di pretrattamento progettato per 27 metri cubi al secondo e una stazione di pompaggio di uscita.
Il lotto 3, completato da un consorzio di imprese guidato da Webuild, ha invece realizzato 12 km del tunnel principale, che ha funzione di condotto di scarico dell’impianto di depurazione. Il tunnel è stato scavato a 40 metri di profondità sotto il letto del fiume e ha 4,3 metri di diametro interno. Avrà la funzione di incanalare le acque provenienti dall’impianto di depurazione e di disperdere le acque già trattate a una velocità di 27 metri cubi al secondo. Il progetto è reso particolarmente innovativo da un sistema di diffusori, 34 tubi di acciaio verticali denominati “riser”, con sezione circolare di poco meno di 1 metro di diametro, che risalgono in verticale fino al letto del fiume. Una tecnologia complessa grazie alla quale il progetto è stato anche premiato con l’Ita International Tunneling Award 2021.