Secondo le elaborazioni effettuata dall’Ufficio Informazione economica della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’imprenditoria femminile di fonte Infocamere, al 31 dicembre 2024, in provincia di Imperia, si contavano complessivamente 5.780 imprese femminili.
Tale numero, che rappresenta il 23,1% del totale delle imprese registrate in provincia di Imperia a fine 2024, risulta aumentato di 32 unità rispetto al 2023 (dato che, in termini percentuali, si traduce in un +0,6%).
Tale incremento risulta confortante non solo in considerazione del fatto che la variazione registrata l’anno precedente era stata negativa (-0,8%) ma anche tenendo conto del preoccupante scenario internazionale.
Confortante appare anche il confronto dei dati provinciali con quelli regionali e nazionali da cui emerge come la variazione in aumento registrata per le imprese femminili della provincia di Imperia (+0,6%) appaia in controtendenza sia rispetto alla variazione ligure che a quella nazionale, risultate entrambi negative (rispettivamente il -0,3% ed il -1,4%).
La Camera di Commercio evidenzia, altresì, come l’incidenza delle imprese femminili sul totale imprese registrate in provincia di Imperia (23,1%) appaia superiore, anche se in misura minima, sia all’incidenza rilevata a livello regionale (22,1%) sia a quella registrate a livello nazionale (22,2%).
Analizzando i dati per settore economico emerge come il comparto che presenta il tasso di femminilizzazione (ottenuto moltiplicando per 100 il rapporto tra le imprese femminile ed il totale imprese) più alto sia quello delle Altre attività di servizi (dove il 58,6% delle imprese è costituito da imprese femminili); seguono il Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (con un tasso di femminilizzazione pari del 35,7%) e le Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (tasso di femminilizzazioni pari al 31,3%).
Sempre osservando i dati per settore economico, si rileva come le diminuzioni più consistenti, in valori assoluti, abbiano interessato il Commercio e l’Agricoltura che sono, tra l’altro, i due comparti in cui le imprese femminili risultano più numerose. Nel dettaglio, nell’arco di una anno il Commercio ha perso 25 imprese femminili (pari al -1,8% in termini percentuali), mentre l’Agricoltura ne ha perse 14 (-1,3%). I comparti che hanno assistito all’incremento maggiore in valori assoluti sono, invece, le Altre attività di servizi, dove le imprese femminili sono aumentate, in un anno, di 16 unità (pari al +2,7%), le Attività immobiliari dove le imprese femminili sono cresciute di 14 unità (+4,1%) e le Attività finanziarie ed Assicurative con 12 imprese in più ed una variazione percentuale del +12,8%.