Da concept design e modelli costruttivi, fino all’assemblaggio e al completamento (attualmente in corso) dell’armatura: il nuovo ponte di Garlenda è in fase avanzata di realizzazione e il suo profilo rosso, in attesa della posa definitiva, già si impone nel panorama cittadino.
L’opera costituisce, per il paese, il più grande intervento pubblico di sempre compiuto attraverso un unico appalto e va a sostituire una struttura vecchia di oltre 50 anni.
L’opera unirà le due sponde del torrente Lerrone che attraversa la cittadina, una zona rossa ad alto rischio esondazione che è stata protetta anche mediante interventi di messa in sicurezza degli argini.
«La costruzione di un ponte a un’unica arcata senza piloni nell’alveo – spiega il sindaco di Garlenda, Alessandro Navone – garantirà il regolare flusso del Lerrone anche nei momenti di piena». Un progetto “fondamentale per il territorio”, che affronta nel concreto il tema della prevenzione dei rischi idrogeologici sulla base di un “finanziamento del dipartimento di Protezione Civile nazionale di oltre 3 milioni di euro, veicolato dalla Regione grazie all’impegno dell’assessore Giampedrone. Per la piena transitabilità bisognerà attendere l’inizio dell’estate”, specifica Navone.
Queste le caratteristiche del nuovo ponte in carpenteria metallica: archi laterali con profili circolari, impalcato (leggermente curvato verso l’alto) a struttura mista e quasi 40 metri di lunghezza per circa 10 metri di larghezza, pronti ad ospitare due corsie stradali e un passaggio pedonale. Acciaio e calcestruzzo i materiali principali di un’opera di centinaia di tonnellate che in località Villafranca, tra gli argini appositamente predisposti, verrà posizionata sul fiume entro la fine di marzo e che, con le sue spalle d’appoggio, bene si integrerà con le rinnovate scogliere di protezione del fiume.



























