«La Liguria sta facendo la sua parte per la transizione energetica, anche sul tema di fonti rinnovabili che vadano oltre all’eolico e al solare: pensiamo ad esempio all’utilizzo della forza delle onde del mare, oppure alle grandi potenzialità offerte dall’energia idroelettrica. Il nostro territorio, che può contare su laghi e invasi che si trovano in alto rispetto alla costa, si presta molto bene a questo tipo di produzione energetica». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci a margine del convegno ‘La transizione energetica: GSE incontra i Comuni, le Pa e le partecipate pubbliche’ tenutosi oggi al Palazzo della Borsa di Genova.
«Il tema dell’idroelettrico – ha precisato il presidente della Regione – è poco sentito dalle persone e dalle aziende, perché negli ultimi decenni si è puntato più su fonti d’energia come gas e petrolio. Ora, anche grazie allo sviluppo tecnologico che offre turbine sempre più efficienti, c’è la possibilità di riprendere in mano la questione dell’uso dell’acqua come fonte energetica. Le nostre montagne ci offrono grandi opportunità in questo senso e penso si debba investire su questo fronte, magari con la costruzione di altri piccoli invasi. Il ciclo dell’acqua va gestito con attenzione in tutti i settori, ad esempio con il riutilizzo a fini agricoli ed energetici anche di quella dei depuratori».
Per quanto riguarda il nucleare, secondo Bucci, «Genova e la Liguria possono contare su un grande know how e aziende leader in questo settore, quindi credo che il nostro territorio abbia le carte in regola per candidarsi a ospitare una futura Agenzia nazionale sull’energia nucleare. È ancora prematuro parlare dei possibili utilizzi del nucleare nel mondo delle imprese, ma credo che Genova possa giocare un ruolo da protagonista nel campo della ricerca e della regolamentazione di questo ambito».