Nessuna sorpresa dalla Federal Reserve (il presidente Jerome Powell in audizione al Senato, ha ribadito che non c’è fretta fretta di tagliare ancora i tassi d’interesse ma i mercati se lo aspettavano) e le Borse europee, nonostante i dazi imposti da Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio e il pericolo di una rottura della tregua a Gaza, hanno chiuso in rialzo. Milano segna +0,91%, Madrid +0,45%, Parigi 0%, Londra +0,11%, Francoforte +0,58%. Spread Btp/Bund sui 110 punti (variazione +1,47%, rendimento Btp 10 anni +3,53%, rendimento Bund 10 anni +2,43%).
A Piazza Affari brillano Ferrari (+3,40%), Prysmian (+3,37%), Azimut (+2,72%), Mediobanca (+2,66%). In coda Terna e Tenaris, entrambe con -1,09%.
L’euro scambia con il dollaro a 1,0345 (1,0317 ieri in chiusura) e vale 157,55 yen (da 156,4), il cross dollaro/yen è pari a 152,28 (da 151,65).
Poco mosso l’oro,, sui2.907 dollari l’oncia nel contratto spot (-0,03%), mentre il future aprile e’ a 2.934 (+0,01%). In rialzo il petrolio, con il Brent+1,25% a 76,82 dollari al barile e il Wti a 73,13 dollari (+1,12%). In lieve calo il gas naturale ad Amsterdam, che scambia a 57,6 euro al megawattora (-0,6%).