Avvio pesante per la Borsa di Milano in scia al varo dei primi dazi americani della nuova presidenza Trump. L’indice Ftse Mib dopo le prime contrattazioni cede l’1,5% a 35.910 punti. Nel listino principale pochissimi i guadagni: Generali (+0,91%) e Telecom Italia (+0,83%) sono i titoli migliori, tonfo per Stellantis (-5,89%), Pirelli (-5,15%) e Stm (-4,44%).
Partenza pesante delle Borse europee dopo l’annuncio dei primi dazi verso Canada, Messico e Cina da parte dell’amministrazione Trump, che promette analogo trattamento all’Europa. In avvio di contrattazioni Francoforte cede l’1,98%, Parigi il 2,04% e Londra l’1,28%.
Salgono le quotazioni del petrolio dopo i dazi imposti da Donald Trump a Cina, Messico e Canada e la minaccia di estenderli anche all’Europa. Il Wti americano con consegna a marzo guadagna l’1,86% a 73,88 dollari al barile.
Il contratto sul Brent per aprile è in rialzo dello 0,95% a 76,39 dollari.
Il cambio euro-dollaro Usa cala dello 0,34% a 1,021575. L’euro yen è sostanzialmente invariato a 158,9685 (+0,03%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in aumento a 113 punti base (+2,83%). Il rendimento è a +3,56%.