Riprende l’attività di consulenza presso Ape Confedilizia Genova in materia di “Indennizzi per i proprietari di immobili che subiscono disagi dalla costruzione delle nuove opere pubbliche”.
Per Vincenzo Nasini (in foto), presidente di Ape Confedilizia Genova, e per Paolo Prato, presidente di Confedilizia Liguria: «Oggi molti proprietari non hanno ancora ricevuto proposte di indennizzo dai soggetti attuatori competenti e non conoscono pienamente i loro diritti. Per questo la nostra associazione, la più importante a difesa della proprietà edilizia, rilancia l’attività di consulenza dedicata ai proprietari di immobili vicini alle nuove opere pubbliche che hanno subito (o stanno per subire) l’esproprio dei propri beni oppure sono interferiti dalle immissioni di rumore, vibrazioni e polvere dai cantieri aperti, nonché quelli che subiranno una grave svalutazione economica della propria abitazione nel momento in cui le opere entreranno in esercizio».
I due ricordano anche che: «Le previsioni degli indennizzi ai privati sono spesso inadeguate rispetto ai disagi subiti ed è necessario attivare tavoli di consultazioni tra i rappresentanti dei proprietari di casa, altre rappresentanze territoriali ed enti coinvolti direttamente dai soggetti attuatori delle nuove opere».
L’attività di consulenza si svolge tutti i martedì, a cominciare dal prossimo 21 gennaio, dalle ore 14 alle 16, nella sede di Ape Genova via XX Settembre 41 o con appuntamento telefonico il venerdì pomeriggio dalle 16 alle 18. Per informazioni e iscrizioni: telefono 010565149 o 010565768, mail: info@apegeconfedilizia.org.
L’obiettivo del servizio di sportello è quindi quello di fornire un’informativa adeguata ai proprietari di immobili sui loro diritti al fine di tutelare la loro proprietà e il loro benessere come, per esempio:
- il diritto alla trasparenza: I proprietari devono essere informati dai soggetti attuatori preventivamente sui lavori di cantierizzazione, inclusi i tempi, la durata e gli impatti ambientali ed economici previsti;
- il diritto all’indennizzo: anche i proprietari di immobili non espropriati, se subiscono disagi non marginali rispetto alle condizioni ante operam, hanno diritto a richiedere i danni temporanei conseguenti alla cantierizzazione oppure i danni permanenti da svalutazione economica appena l’opera entra in esercizio.
- il diritto a discutere e non accettare l’offerta di indennizzo proveniente dai soggetti attuatori della nuova opera pubblica. La pubblica amministrazione infatti non ha il diritto di autodeterminare gli indennizzi che spettano ai privati, i quali possono rivolgersi all’autorità giudiziaria.
- il diritto alla sicurezza: i cantieri devono rispettare le normative di sicurezza per proteggere i residenti e le loro proprietà. Questo include le misure per ridurre il rumore, le vibrazioni, le polveri e ogni altra interferenza ambientale.
- il diritto alla partecipazione: I proprietari possono partecipare a incontri con enti pubblici o consultazioni per esprimere le loro preoccupazioni e influenzare le decisioni relative ai lavori di costruzione.
- il diritto alla mitigazione e al monitoraggio costante dei potenziali disagi: al di fuori degli indennizzi che spettano ai proprietari, i soggetti attuatori e le imprese di costruzione devono adottare misure di mitigazione per minimizzare i disagi, come – ad esempio – l’installazione di barriere antirumore o la limitazione degli orari di lavoro.