La tradizionale cerimonia del suono della campanella a Palazzo Mezzanotte sarà il 9 gennaio, ma la spezzina EdgeLab è già a tutti gli effetti nel circuito di Borsa Italiana da oggi, 30 dicembre. Questi gli highlight finanziari al 31 dicembre 2023: valore della produzione 1.889.489 euro, ebitda 526.151 euro, indebitamento finanziario netto -18.794 euro.
Michele Cocco, il ceo, racconta a Liguria Business Journal il percorso che ha portato il management a scegliere la quotazione e non, per esempio, un’altra valida opzione come il private equity.
«Siamo nati come startup innovativa, ora siamo pmi innovativa e abbiamo compiuto il percorso comune a tante società tecnologiche che nascono grazie a idee in ambito accademico, noi per esempio siamo partiti nel 2010 con una forte collaborazione con il Cnr di Pisa. La nostra scommessa era di creare robot sottomarini a un costo accessibile».
– Vi siete poi spostati alla Spezia, come mai?
«Alla Spezia c’è un ecosistema industriale adatto al tema delle tecnologie marine e della difesa, inoltre nella città ha sede il Polo di Ricerca ed Innovazione sulle tecnologie del mare ed ambiente marino gestito dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine».
– Come mai avete pensato alla quotazione?
«Ci siamo sviluppati in un processo di lenta capitalizzazione grazie ai bandi, conquistando Grant Ue, fondi regionali, commesse importanti. L’idea era di accelerare il processo e quindi c’era necessità di capitale, abbiamo esplorato la strada del private equity ma c’erano alcuni svantaggi rispetto alla quotazione che non ci hanno convinto fino in fondo. Poi grazie a un advisor finanzario Dgpa di Milano, di cui fa parte lo spezzino Emmanuele Mastagni, abbiamo iniziato a ragionare su questo percorso. All’inizio eravamo scettici, poi grazie a un pool di advisor abbiamo dato il via al percorso, che è durato più di un anno».
– Come mai alla fine avete scelto la quotazione invece del private equity?
«Il public placement ci rende più appetibili, più visibili, più trasparenti e credibili, ci permette di attrarre management e capitale umano tecnico in modo più autorevole. In più ci ha costretti a strutturarci a elaborare un piano industriale, a strutturare in maniera diversa la società per fornire al mercato tutti gli strumenti per investire su di noi, a cambiare organizzazione del lavoro. Una società quotata ha bilanci certificati, ha la supervisione di un advisor di Borsa Italiana, auditing di controllo e poi il mercato è un investitore più paziente di un fondo».
– Quali sono le prospettive?
«Come scritto nel Piano industriale abbiamo la prospettiva di crescere nel nostro settore di riferimento e l’interesse che abbiamo suscitato va oltre i confini. Al collocamento in borsa del 35% del capitale il 25% è stato sottoscritto dall’azienda indiana Kalyani Strategic System Limited, controllata da Bharat Forge Limited. Un partner interessato alla governance della società. Il flottante è il 10%».
La compagine sociale
Il capitale sociale di EdgeLab spa è pari a 76.912,50 euro ed è composto da n. 3.076.500 azioni prive di valore nominale, di cui n. 2.876.500 azioni ordinarie e n. 200.000 azioni a voto plurimo. Le azioni ordinarie di EdgeLab spa sono ammesse alle negoziazioni sull’Euronext Growth Milan. La seguente tabella illustra la composizione della compagine sociale, secondo le risultanze del libro soci nonché sulla base delle altre informazioni a disposizione di EdgeLab spa.