“Siamo preoccupati: temiamo che le previsioni di rinnovamento in sede di Regione Liguria non stiano trovando il terreno fertile atteso ai tavoli di lavoro”, così Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato Confederale, riferendosi al recente Tavolo verde, la sede istituzionale e politica nella quale si discutono e si prendono decisioni strategiche riguardanti l’agricoltura e le zone rurali. Con la nuova legislatura i due rappresentanti Coldiretti si aspettavano “un cambio di passo, reso quantomai inderogabile dalla difficile situazione relativa alle necessità del territorio e delle imprese”.
Ma l’ultimo Tavolo verde, tenutosi in Regione il 2 dicembre, non ha mostrato loro “una reale intenzione a un decisivo cambiamento in termini di Politica agricola regionale, né in termini generali, né in termini settoriali”.
Dichiarano Boeri e Rivarossa: «Abbiamo dovuto constatare una generale disattenzione alle priorità del settore agricolo, nonché una vera e propria indolenza nei confronti della riunione stessa. Nessuna riflessione di vera apertura, nessuna proposta concreta su come affrontare le emergenze agricole che il nostro territorio vive da anni. A fronte di una crisi che ormai si trascina da troppo tempo, non possiamo assistere inerti a un mero proseguimento delle consuete dinamiche intraprese negli anni passati».
«Ciò che preoccupa maggiormente è il verosimile rischio di disimpegno per le risorse previste dalla programmazione 2014/2022. Il timore è che le operatività espresse nel corso del recente Tavolo verde non siano efficaci né sufficienti a fronteggiare il lavoro che si dovrà sostenere in questa situazione di conclamata emergenza. Lo scenario peggiore è che queste risorse vengano perdute, con grave danno per le ricadute economiche sul territorio», aggiungono.
Inoltre, Coldiretti ha segnalato il persistente ritardo nelle istruttorie delle istanze presentate agli Ispettorati, il che ha generato gravi difficoltà nella gestione delle pratiche, al punto di soventi rinunce delle richieste. In un contesto che richiede tempestività ed efficienza, non è accettabile attendere anni per risposte, anche per istanze semplici.
A seguito del Consiglio regionale riunitosi oggi, Coldiretti ha preposto una lettera ufficiale all’assessore e vicepresidente Piana, dove sottolinea le proprie preoccupazioni e ribadisce “l’urgenza di un intervento immediato e risolutivo da parte della stessa”. Inoltre, si dice “pronta a offrire la propria collaborazione, a patto che le promesse di cambiamento si traducano in azioni tangibili”.
«Continueremo a dialogare con la Regione, ma non possiamo più aspettare. I segnali finora ricevuti sono preoccupanti, e non possiamo permetterci che la politica agricola rimanga in stallo − concludono Boeri e Rivarossa −. Non esiste progresso che escluda il cambiamento, e non esiste politica che lasci fuori le reali esigenze di chi rappresenta».