Polemiche, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, durante la seconda seduta del consiglio regionale della dodicesima legislatura della Liguria sulla surroga dei quattro consiglieri chiamati a diventare assessori e che, su richiesta del governatore Marco Bucci, seguendo la strada già imboccata con Giovanni Toti, si sono dimessi dall’aula, lasciando il posto ai primi non eletti nei rispettivi collegi.
«Già nello scorso mandato avevamo contestato questa pratica di far dimettere i consiglieri regionali chiamati a essere assessori – ha detto il segretario e consigliere regionale del Pd, Davide Natale – oggi ancora di più: non è un’opzione funzionale per migliorare la qualità del lavoro, ma per allargare la platea della maggioranza. Questa scelta è sulle spalle dei cittadini».
Bucci ha replicato: «Siamo abbastanza vicini all’assurdo, queste cose le ritengo molto triviali. Queste persone si dimettono perché devono fare il lavoro da assessore. I consiglieri dovranno lavorare di più, probabilmente con più delibere e meno leggi. Si deve lavorare di più, più in fretta perché la gente ha bisogno di cose veloci. Se qualcuno vuole capirlo in maniera diversa, lo faccia, ma questa è la realtà: tutti lavoreranno al massimo della loro capacità».
Critiche alla giunta anche dal dem Enrico Ioculano, da Gianni Pastorino (Lista Orlando) dalla capogruppo di Avs, Selena Candia, dall’M5S Stefano Giordano, dal segretario provinciale genovese del Pd, Simone D’Angelo, mentre si sono espressi in favore di Bucci il capogruppo di Forza Italia, Carlo Bagnasco, il capogruppo di Fdi, Rocco Invernizzi.
Sono quindi usciti gli assessori Marco Scajola (Forza Italia), Luca Lombardi (Fratelli d’Italia), Alessandro Piana (Lega), Simona Ferro (Fratelli d’Italia), e sono entrati i neo consiglieri Chiara Cerri, Veronica Russo, Armando Biasi e Lilli Lauro.