A poche settimane dall’entrata in vigore delle nuove regole su affitti brevi e locazioni turistiche in Liguria, 4 strutture su 10 non sono ancora a norma e da gennaio, salvo proroghe, rischiano sanzioni fino a 10.000 euro.
A dirlo i dati del ministero del Turismo e la Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali che, con la sua sede ligure (Fiaip Liguria) ha organizzato una serie di incontri in tutte le province e si appresta a organizzarne altre.
I corsi/incontri sono aperti sia agli agenti immobiliari associati, che accedono gratuitamente, e sia ad agenti non associati o a semplici cittadini desiderosi di approfondire le nuove normative e, nel caso dispongano di una struttura a uso turistico, di mettersi in regola in vista dei controlli che verranno effettuati.
Le novità introdotte
Molte le novità introdotte dalle nuove direttive come l’obbligo di presenza di estintori anti incendio – uno ogni 200 mq e uno ogni piano per strutture multilivello e rivelatori di fumo elettronici ma anche l’obbligo di identificazione diretta del cliente (colui che ha prenotato) senza poter passare per gli ormai contestatissimi “self chek in”, i bussolotti con combinazione che permettevano di inserire le chiavi della stanza o appartamento.
Una serie di novità ed adempimenti che prevede che, dal 1° gennaio 2025, qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica debba essere munita del cosiddetto Cin, il Codice identificativo nazionale, e la presentazione al Comune della Scia, Segnalazione certificato di inizio attività, nel caso che l’attività sia di tipo “imprenditoriale” ovvero non occasionale.
I dati in Liguria
In Liguria sono chiamate ad adeguarsi alle normative circa 41.800 strutture (dati del ministero del Turismo) ma al momento di scrivere i dati rivelano che il 44% (circa 18.000) non hanno neppure ancora richiesto il codice identificativo (Cin) e difficilmente riusciranno ad averlo entro la fatidica data del 1 gennaio 2025.
Il resto d’Italia non va molto meglio considerando che la media nazionale delle strutture non in regola è attualmente al 63% ma ci sono regioni che si sono preparate per tempo e possono vantare, come la Basilicata, l’84% delle strutture già a norma. Seguono il Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta con il 74% e la Campania con il 72%).
Analizzando i dati provinciali la situazione passa dal 38% delle strutture non ancora a norma a Genova e provincia, al 39% delle strutture senza il Cin a La Spezia, al 43% a Imperia e provincia, sino al 54% delle strutture di Savona e provincia che, però, occorre sottolineare, ha il record assoluto del numero di posti letto destinati a questo tipo di mercato.
Antonio Piccioli, presidente regionale della Fiaip commenta: «La Federazione italiana agenti immobiliari professionali è da sempre al fianco degli associati e degli agenti immobiliari per fare in modo che i nostri iscritti siano sempre aggiornati riguardo a tutte le normative e tutte le discipline che regolamentano la nostra professione. In questo caso è vicina anche all’utente, al proprietario che ha un immobile che intende mettere a reddito sotto forma di locazione turistica e che può rivolgersi a Fiaip con tranquillità e sicurezza».