Mercoledì 27 novembre sarà in asta da Wannenes a Genova un catalogo di dipinti provenienti da diverse illustri collezioni private, fra cui un San Giovanni Battista di Dosso Dossi che si riteneva perduto, e una nuova attribuzione a Giambattista Tiepolo. Non mancano ottime opere del XIX secolo, in particolare Tipi di Madrid di Valentin de Zubiaurre.
Sono 255 i lotti presentati all’incanto dalla Casa d’Aste Wannenes, un catalogo che contiene nomi illustri come i già citati Dosso Dossi, Giambattista Tiepolo e Valentin de Zubiaurre, ma anche Il Guercino e Jacob Ferdinand Voet, nonché il paesaggista novecentesco Cesare Maggi.
“Dipinti antichi e del XIX secolo” presenta una selezione di opere di eccezionale valore storico-artistico, fra cui un nucleo di 24 provenienti da un’inedita collezione milanese.
Il San Giovanni Battista di Giovanni Luteri, detto Dosso Dossi, (215) stimato tra i 100.000 e i 200.000 euro. La tela, che si inserisce nel contesto della pittura emiliana del Cinquecento, è una sintesi perfetta della sensibilità artistica dell’epoca, con una commistione di influenze raffaellesche e leonardesche.
Il dipinto Visione di San Bruno di Sebastiano e Marco Ricci (205) è un altro highlight dell’asta, con una stima di 30.000 – 50.000 euro. Sebastiano Ricci, uno dei principali esponenti della rinascita della pittura veneta nel Settecento, lavorò a lungo con il nipote Marco, creando opere di grande raffinatezza e luminosità.
Un altro pezzo di grande valore in catalogo è il Ritratto di giovane con berretto, fascia turchina e collare bianco di Vittore Ghislandi, detto Fra Galgario (207). Celebre per la sua capacità di cogliere l’animo umano, Ghislandi presenta in questa tela un giovane con sguardo intenso, simbolo della sua abilità nel ritrarre con grande realismo l’aristocrazia lombarda. Questo ritratto e gli altri due di Fra Galgario presenti in asta, Ritratto di frate e Ritratto di giovane con grande fascia avvolta a cappuccio, fanno parte di una serie di dieci che era stata prestata a una mostra di dipinti a Milano nel 1910. La stima per quest’opera è di € 8.000 – 12.000.
Un’opera significativa di Giambattista Tiepolo sarà presente all’asta: Sant’Antonio da Padova (206), un dipinto che rispecchia l’evoluzione dell’artista negli anni Trenta, periodo in cui il pittore esplorava nuove modalità di composizione. L’opera era stata inizialmente attribuita dagli studiosi Molmenti e Sack, dal figlio di Giambattista, Giandomenico, sulla base di una fotografia che andò poi perduta. Il suo ritrovamento ha permesso a Giorgio Fossaluzza una riconsiderazione del dipinto e la sua appartenenza alla mano di Giambattista Tiepolo. La base d’asta per questa piccola pala è di € 5.000 – € 8.000.
Dipinti antichi
Tra gli highlights dell’asta, spicca il Ritratto del Principe Gaspare Paluzzi Albertoni di Jacob Ferdinand Voet (195), una delle opere più significative della ritrattistica barocca. Il dipinto, realizzato in occasione del matrimonio del principe Gaspare con Laura Caterina Altieri, per volere di Papa Clemente X, è stimato tra i 30.000 e i 50.000 euro. Un capolavoro che testimonia la straordinaria abilità di Voet nel cogliere l’introspezione psicologica e la vitalità dei suoi soggetti, con una particolare attenzione ai dettagli come l’armatura e i raffinati pizzi. Il dipinto è sottoposto a regime di notifica.
Un altro importante pezzo in catalogo è il Sant’Andrea apostolo di Giovan Francesco Barbieri, detto Il Guercino (196), proveniente dalla chiesa di San Martino Maggiore a Bologna. La tela, che offre un’affascinante testimonianza della maturità dell’artista, è stimata tra i 40.000 e i 60.000 euro.
In evidenza anche l’opera di Giuseppe Vermiglio, un “Tardo Caravaggio” che riprende il tema della Negazione di San Pietro (191), stimato tra i 30.000 e i 50.000 euro. L’influenza di Caravaggio è evidente nella scena drammatica, ma la pennellata morbida e la composizione equilibrata evidenziano anche la forte personalità dell’autore.
Dipinti del XIX secolo
Passando ai Dipinti del XIX secolo, spicca un capolavoro della pittura spagnola, Tipi di Madrid, la famiglia del picador (241) di Valentín de Zubiarre. Con una tecnica che cattura la vita quotidiana dei contadini spagnoli, Zubiarre si distingue per il suo realismo e per la capacità di evocare le tradizioni e i costumi tipici della Spagna. La sua opera, un inno alla cultura spagnola, verrà presentata con una stima di € 10.000 – 15.000.
La selezione include anche un’eccezionale tela di Cesare Maggi, Pascolo ai piedi del Cervino (250), che rappresenta un punto di riferimento della pittura paesaggistica alpina. Il dipinto, caratterizzato dalla tecnica divisionista, esplora il contrasto tra luce e ombra, donando una vitalità unica al paesaggio montano. La base d’asta per questa meravigliosa opera è fissata tra € 8.000 e € 12.000. Saranno battute anche altre due opere di Maggi, i lotti 248 e 249: una rappresentazione del Cervino e una veduta di Cortina d’Ampezzo.
Non mancano opere di grande fascino come Scheveningen (247) di Lorenzo Delleani, un dipinto olio su tavoletta che racconta il viaggio del pittore nel Nord Europa. Con il suo uso poetico della luce e dei colori, Delleani trasforma il paesaggio in un’esperienza emozionale. La base d’asta per questa opera è fissata tra € 8.000 e € 10.000.
Esposizione:
Da domenica 24 a martedì 26 novembre 2024, ore 10:00 – 13:00 | 14:00 – 18: 00
Asta:
Mercoledì 27 novembre 2024, ore 14:30
Wannenes Casa d’Aste, Villa Carrega Cataldi, Via Albaro 11, Genova.