I dati sulla fatturazione elettronica dei primi nove mesi del 2024, rielaborati dal Centro studi di Unimpresa, forniscono un quadro dell’andamento economico territoriale in Italia diversificato e nel complesso negativo: alcune regioni registrano un calo, altre un aumento ma in totale imprese e partite Iva italiane rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente hanno perso 32 miliardi di euro, in percentuale -1,3%, passando da 2.398 miliardi incassati a 2.430 miliardi. E la Liguria ha registrato il calo percentuale più grave, pari a -18,52%.
Tra le regioni in crescita Campania (+ 3,5%), Sicilia (+4,2%), Calabria (+3,4%), Puglia (+2,1%), Basilicata (+2,2%), Abruzzo (+0,7%), Trentino-Alto Adige (+0,3%,), Friuli-Venezia Giulia (+0,8%), Umbria (+1,3%,) Toscana (+1,4%).
Il Lazio ha subito il calo maggiore in termini assoluti, perdendo 12,5 miliardi rispetto al 2023 (-3,19%), la Liguria ha registrato il calo percentuale più grave, pari a -18,52%, passando da 47.941.732.095 a 39.065.168.992 miliardi, una perdita di 8.876.563.103 miliardi. In calo anche Lombardia (-0,8%), Piemonte (-2,9%), Veneto (-1,4%), Emilia-Romagna (-1,4%), Marche(-1,1%), Valle d’Aosta (-2,6%), Molise (-0,2%).