L’Acquario di Genova ospita per il secondo anno un corso di formazione per osservatori di mammiferi marini (Mmo) e operatori di sistemi di monitoraggio acustico passivo (Pam) che prevede il rilascio di una certificazione da parte di Accobams, l’Accordo sulla Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero, nel Mar Mediterraneo e nell’area atlantica contigua.
L’evento, organizzato dal 18 al 23 novembre presso il Salone Blu dell’Acquario da Oceanomare Delphis Onlus e Cibra – Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerca Ambientale dell’Università di Pavia – con il contributo e il supporto dell’Acquario di Genova e di Nauta Scientific srl, consente di accedere alla qualifica Accobams che abilita le persone a lavorare come operatori Mmo/Pam in tutto il Mediterraneo e il Mar Nero in 24 Paesi. Dopo il corso, gli operatori Mmo/Pam altamente qualificati saranno in grado di lavorare per ridurre al minimo l’impatto sui cetacei del rumore derivante da attività antropiche (attività costiere e offshore, operazioni di perforazione, indagini geofisiche, esercitazioni navali, traffico marino), applicando le conoscenze, le competenze e le abilità acquisite durante la formazione e utilizzando le procedure standard, i moduli e i manuali, seguendo i principi Accobams.
I 39 partecipanti provenienti da varie regioni d’Italia e dall’estero – Brasile, Francia, Irlanda, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna e Svizzera – affronteranno con i docenti argomenti di varia natura: biologia marina, acustica subacquea, normative e procedure di mitigazione dei rumori e degli impatti derivanti dalle attività antropiche sui mammiferi marini, sistemi informativi geografici e altri strumenti per la mappatura degli avvistamenti acustici e visivi, tecniche per il monitoraggio acustico passivo e strumentazione per la sua misurazione, piattaforma Intercet per la raccolta dei dati di avvistamento e di foto-identificazione.
Al corso partecipano laureati o studenti di biologia ed ecologia marina, persone con esperienza comprovata nella conservazione e monitoraggio ambientale, persone con esperienza referenziata in mare di almeno 30 giorni come osservatori di mammiferi marini, capacità di riconoscimento delle principali specie di cetacei, sia visivamente sia tramite vocalizzazioni, conoscenza delle problematiche acustiche.
La partecipazione dell’Acquario di Genova all’iniziativa rientra nel più ampio impegno di ricerca sui cetacei che vede la struttura attiva in questo ambito dal 2001 attraverso diversi progetti e in qualità di coordinatori di Intercet, la piattaforma regionale della Liguria per lo studio e la conservazione dei mammiferi e dei rettili marini. Intercet raccoglie i dati provenienti da un’ampia rete di collaborazione, costituita da oltre 50 enti di ricerca, che opera per la salvaguardia dei cetacei a livello Mediterraneo.