A quattro giorni dal primo incontro, il centrodestra torna a rapporto dal presidente Marco Bucci per provare a trovare un accordo sulla nuova giunta della Regione Liguria. È quanto riporta l’agenzia Dire.
Dopo la prima riunione di lunedì in Comune a Palazzo Tursi, stasera alle 19 nuovo appuntamento nella sede della Regione, in Piazza De Ferrari, dove Bucci ha preso ormai stabilmente ufficio da qualche giorno. I protagonisti dovrebbero essere gli stessi: oltre a Bucci, Matteo Rosso per Fratelli d’Italia, Edoardo Rixi per la Lega, il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per Forza Italia e Ilaria Cavo per Noi moderati. Difficile, precisa la Dire, che si riesca ad arrivare alla chiusura definitiva già stasera, anche se Bucci morde il freno.
Il nodo cruciale è quello dell’assessorato alla Sanità. La prima scelta del neopresidente è ormai assodato essere Massimo Nicolò: l’oculista ed ex vicesindaco di Genova, in quota Fratelli d’Italia, avrebbe già dato il suo benestare. La nomina, però, non sembra convincere molto Forza Italia, non tanto per Nicolò in sé, quanto per il peso eccessivo che arriverebbe ad avere Fratelli d’Italia, a fronte del 15% ottenuto alle urne: sarebbero, infatti, tre su sette gli assessori per il partito di Giorgia Meloni, più il presidente del Consiglio regionale. Ma Bucci vorrebbe rivendicare come propria la scelta di Nicolò e non legata alle logiche dei partiti, anche perché gli stessi Fratelli d’Italia preferirebbero non intestarsi un assessorato così scomodo e complesso come quello della sanità. Così, stasera se anche dovesse arrivare il via libera a Nicolò, potrebbe essere scompaginato il resto della formazione.
Lo schema finora dato per assodato prevedrebbe vicepresidente Marco Scajola in quota Forza Italia, Alessio e Alessandro Piana per la Lega, Simona Ferro e Luca Lombardi (più eventualmente Nicolò) per Fratelli d’Italia, Giacomo Giampedrone per Vince Liguria ma anche in quota Toti. Il più in bilico, secondo le ultime indiscrezioni del totogiunta, sarebbe Luca Lombardi, che però gode dell’appoggio del senatore Gianni Berrino. Ma c’è anche il problema della mancanza di rappresentatività in giunta del savonese, che potrebbe essere solo in parte mitigata con l’indicazione di Angelo Vaccarezza a segretario d’aula del consiglio regionale.