“Cari genitori, siamo consapevoli dei disagi che, con la nostra azione di ieri mattina, abbiamo provocato nella vostra organizzazione familiare. Vi chiediamo, però, di comprendere che siamo stati costretti a intraprendere questo percorso dopo due anni di infruttuosi tentativi di confronto con l’Amministrazione civica della nostra città”, esordisce Fp Cgil Genova nella lettera.
“Il sistema educativo dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali è, per noi, non solo un posto di lavoro, ma un luogo nel quale crediamo che bambin*, famiglie, educatori, insegnanti e collaboratori contribuiscano insieme, ognuno secondo il proprio ruolo, alla formazione delle cittadine e dei cittadini di domani.
Purtroppo, già da qualche anno, le risorse economiche destinate a questo servizio si sono sempre più assottigliate, con le conseguenze che è facile immaginare sulle risorse umane, che sono divenute, via, via, sempre più carenti e precarie. Le proteste della Funzione Pubblica Cgil sono state inascoltate o, peggio, ignorate, per questo abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale per porre l’attenzione sulle tante problematiche dei Servizi educativi.
Chiediamo in primis che venga assunto il personale necessario a coprire gli organici dei nidi e delle scuole infanzia e che siano previste sostituzioni per le assenze, programmate e non. Questa è la base per poter non solo garantire i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche per continuare ad assicurare a bambin* e famiglie un servizio pubblico adeguato e di qualità (senza chiusure anticipate continue, ambientamenti posticipati a data da destinarsi, capienze dei servizi ridotte nonostante i tanti bambini in lista d’attesa, richieste di aumento del rapporto educatori-insegnanti/bambini), come crediamo che debba essere.
Con lo stato di agitazione il personale non sarà più disponibile a sopperire alle carenze di organico e per questo potrebbero esserci ulteriori disservizi. Questo rappresenta uno strumento fondamentale per portare le nostre richieste anche all’attenzione della cittadinanza e della parte politica.
Nonostante la partecipazione attiva di tante lavoratrici/lavoratori del settore e di tanti di Voi, l’Amministrazione non ha riconosciuto il problema rimanendo ferma sulla sua posizione facendo l’elenco delle cose fatte, ma, senza evidenziare che non sono sufficienti. La parte politica ha disertato addirittura l’invito del Prefetto in sfregio ai lavoratori e alle famiglie. L’incontro del 12 novembre dichiarato dal vicesindaco Piciocchi era già previsto come incontro con la parte tecnica e, pertanto, se la Fp Cgil non sarà convocata ad un incontro politico dedicato e connesso allo stato di agitazione, riterrà tale atteggiamento elusivo delle rivendicazioni delle lavoratrici/lavoratori.
Facciamo appello a tutte le famiglie affinché siano al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, con la finalità comune di dare un servizio di qualità. Come Fp Cgil siamo disponibili ad un confronto con voi tutti”, conclude la lettera aperta.