Tra le imprese che stanno usufruendo dei servizi di Start 4.0 all’interno della Casa delle Tecnologie Emergenti di Genova – Opificio Digitale per la Cultura, a Genova Pra’ c’è Must, Maintenance Urban Sharing Tool, una startup innovativa nata con l’obiettivo di fornire un servizio partecipato di manutenzione e gestione del patrimonio edilizio, in grado di supportare le persone nell’individuazione di guasti o danneggiamenti. Tra i “genitori” di Must c’è anche Ett, l’azienda genovese che crea esperienze immersive integrando storytelling e tecnologia.
Maria Giovanna Pacifico, il project manager, spiega: «Must è un applicativo che intende mettersi a supporto dei gestori di grandi patrimoni nella fase di monitoraggio della manutenzione, perché è una fase molto complessa, che richiede un numero di risorse importanti che a volte i gestori non hanno a disposizione, quindi il monitoraggio spesso viene lasciato indietro».
Il rischio è che poi si debba intervenire con molte più risorse perché il danneggiamento di intonaci, o la presenza di crepe, solo per fare due esempi, con il tempo potrebbe trasformarsi in qualcosa di più serio.
Per questo è nata Must: «L’applicativo riesce a proporre una manutenzione e un monitoraggio partecipati, ovvero dà la possibilità di portare all’interno del processo un nuovo attore che è l’utente non esperto e lo fa con un’interfaccia semplificata, pur rimanendo sempre nell’ambito manutentivo, e che utilizza l’intelligenza artificiale per suggerire i guasti. L’intelligenza artificiale è in grado di riconoscere alcuni guasti, suggerendoli all’utente che ha meno possibilità di dare un’informazione errata al gestore».
L’incontro con Start 4.0 è avvenuto in relazione alla volontà di Must di espandere il proprio campo di attività anche sul museale e Start 4.0 sta appunto lavorando sui gemelli digitali dei musei genovesi: «Abbiamo fatto una serie di sperimentazioni − racconta Pacifico − e progetti con cui stiamo andando a valutare e in parte abbiamo già sperimentato, quello che è il dialogo che può esserci tra Must e un digital twin come aumento di flusso dati rispetto alla manutenzione, rispetto a quello che è il comportamento dell’edificio nel tempo e quindi a quelle che sono le sue performance».
Da qui la proposta a Start 4.0: «Siamo stati selezionati per entrare all’interno del progetto Cte. Start 4.0 diventa un supporto importante per avere contezza degli spazi che noi vogliamo andare a monitorare con la nostra app. Andiamo a verticalizzare l’applicativo sui beni culturali».