Un primo passo nel tentativo di integrazione e supporto da parte del Comune di Genova e Fincantieri è rappresentato dallo sportello del Centro per l’integrazione delle diversità culturali aperto in questi giorni alla Manifattura Tabacchi di Sestri Ponente, proprio accanto allo stabilimento.
Oggi la firma del protocollo d’intesa tra Comune e azienda che fa parte di un accordo quadro in cui l’Ats è la Federazione regionale Solidarietà e lavoro e che mira appunto a supportare e orientare i lavoratori stranieri nel capire come muoversi in una realtà così diversa dalla loro. Lo sportello sarà aperto il mercoledì dalle 16.30 alle 18.
A Fincantieri sono rappresentate circa 40 nazionalità e negli ultimi tempi sta diventando importante quella bengalese. Un fenomeno che ha un impatto notevole sul territorio e sulle scuole. Se sono circa un migliaio i dipendenti interni, l’indotto dell’azienda è di circa 3 mila, 3.500 persone, con punte di oltre 4 mila quando una nave è in consegna.
«Nello sportello – racconta Rossella Bifero, Hr business partner di Fincantieri a Sestri Ponente – ci sarà personale dedicato dal Comune di Genova che risponderà alle domande delle nostre persone sui servizi messi a disposizione dal Comune di Genova e quindi ovviamente sarà un aiuto importante per l’inclusione nella comunità cittadina. È un atto di cura verso queste persone che in qualche modo rende anche sostenibile la loro presenza sul territori».
Nello sportello si potranno trovare informazioni su come iscrivere i bambini a scuola, su come avere un medico curante, su come godere dei servizi di trasporto, cose semplici della quotidianità.
«Questo servizio sarà anche rivolto alle mogli dei lavoratori – specifica Bifero – per questo il primo punto è la scuola, perché ovviamente il primo passaggio per riunirsi è iscrivere i bambini a scuola, quindi questa è probabilmente una delle prime domande a cui lo sportello si troverà a dare risposta».
Nella prospettiva l’obiettivo è anche di integrazione linguistica: «Sono tutti argomenti su cui Fincantieri sta lavorando e analoghe iniziative sono partite anche a Riva Trigoso», Più difficile l’attivazione in tempi brevi degli asili aziendali come è invece accaduto nelle sedi di Trieste e Monfalcone: «La Liguria sconta un po’ il problema degli spazi, però l’obiettivo è realizzare questo tipo di strutture» specifica la Hr business partner di Fincantieri.
«È un primo collegamento reale, concreto con Fincantieri e i lavoratori – aggiunge l’assessore alla Politiche sociali del Comune di Genova Lorenza Rosso – in particolare dal Bangladesh. Loro hanno una cultura particolare per cui le donne spesso stanno a casa, i bambini però vanno integrati nel ciclo scolastico e i papà vanno a lavorare tutto il giorno. Per questo lo sportello sarà un facilitatore verso l’inclusione. Ci sarà anche tutto il supporto proprio per imparare l’italiano, per poter anche fare in modo che i bambini entrino nelle scuole con un progetto che nasce proprio dalla lingua, quindi di inclusione reale. I mediatori culturali sono stati aumentati da parte del Comune di Genova proprio in quella zona dove in questo momento la necessità è maggiore».
L’intento del Comune è di proseguire con Fincantieri il discorso dell’integrazione, anche in prospettiva di un aumento occupazionale con il ribaltamento a mare che può essere mal digerito dal territorio. Alla realizzazione dello sportello hanno anche collaborato tutte le sigle sindacali in cantiere.
«Lo sviluppo economico non può essere disgiunto dal lavoro e dall’integrazione con la comunità circostante – afferma l’assessore competente del Comune di Genova Mario Mascia – il nostro obiettivo è proprio fare in modo che la comunità dei lavoratori di Fincantieri, che in previsione nei prossimi anni si raddoppierà addirittura, sia una comunità quanto più integrata questo protocollo va esattamente in questa direzione. Il sindaco Bucci a più riprese, ha posto come punto all’ordine del giorno delle giunte l’integrazione. Questo è un primo piccolo grande passo verso un percorso di alfabetizzazione e di condivisione dei valori fondanti anche a livello culturale della nostra convivenza civile».
«Il centro per le interazioni delle attività culturali − dichiara Orazio Brignola, legale rappresentante della Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro Ets − attraverso l’attività dei suoi sportelli per migranti, aderisce con convinzione all’attività di orientamento e sostegno rivolto alle persone straniere che operano nell’ambito di Fincantieri presso la sede di Sestri Ponente. Siamo certi che questa sperimentazione potrà facilitare l’integrazione dei lavoratori e delle loro famiglie».
L’accordo sarà valido sino al 30 giugno 2025 con possibilità di rinnovo e consente l’adesione di altri partner pubblici e privati che condividano le finalità di inclusione sociale e integrazione.
A oggi, sul territorio comunale, sono attivi altri 5 sportelli simili in zone particolarmente soggette alla presenza di persone che arrivano da altri paesi.
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