L’assessore al Lavoro, sviluppo economico e relazioni sindacali del Comune di Genova ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori del sito di Genova Sampierdarena di Konecta, l’azienda del settore delle telecomunicazioni che lavora in commessa di WindTre.
All’incontro, per la parte sindacale, sono intervenute le rappresentanze sindacali aziendali delle sigle Uil e Cgil.
«Anche su input del consiglio comunale ho incontrato i rappresentanti sindacali per approfondire la situazione occupazionale degli 88 lavoratori coinvolti e nelle prossime ore provvederò a chiedere riscontro alla parte datoriale circa i volumi effettivi della commessa WindTre, visto che ai soli lavoratori genovesi è stata prospettata la necessità di ricorrere al Fondo integrativo salariale per ragioni collegate alla contrazione dei volumi − dichiara l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Relazioni sindacali del Comune di Genova Mario Mascia − mentre nei siti di Cagliari, Palermo, Ivrea e Lecce, che lavorano sulla stessa commessa di Genova, non risulta essere stato adottato alcun analogo ammortizzatore sociale. Mi è stato inoltre riferito che ai lavoratori del sito di Genova è stato chiesto di contribuire alla formazione di colleghi in Albania allo scopo di attivare in tale Paese gruppi di addetti alla stessa commessa WindTre. Mi è stato infine rappresentato che, su un’altra minore commessa in itinere, a durata trimestrale, si è fatto ricorso ad una opzione retributiva mista Fondo Integrativo Salariale-gettoni di presenza per una ventina di lavoratori del sito di Genova. Riteniamo quindi opportuno verificare la compatibilità di tale scelta retributiva, così come dei percorsi formativi attivati, con i contratti di lavoro in essere che a garanzia dei lavoratori recepiscono le disposizioni del contratto collettivo nazionale delle Telecomunicazioni. Anche per la nostra amministrazione locale è doveroso fare chiarezza sulla reale situazione di un’azienda che, nonostante i volumi di lavoro non siano mai venuti a mancare, a Genova è stata oggetto di un progressivo ridimensionamento occupazionale da 300 agli attuali 88 lavoratori, che peraltro operano su dati sensibili di un’ampia clientela legata alle commesse di Konecta».