Si chiude ufficialmente anche il nido di Caretta caretta ad Arma di Taggia con l’apertura e il controllo nel tardo pomeriggio di ieri da parte dei biologi di Acquario di Genova e Arpal, a nome del GLIT: sono 104 le uova trovate di cui 93 schiuse e 11 non sviluppate, con una percentuale di successo di oltre l’89%.
All’apertura del nido erano presenti anche i biologi e i volontari di Delfini del Ponente, che hanno svolto il monitoraggio h24 nelle ultime settimane, l’associazione Quarto Quadrante che ha fornito la webcam che ha consentito a tantissimi di seguire la schiusa in diretta streaming, Wildlife che ha fornito le fototrappole, il gestore dello stabilimento balneare Piccolo Lido cui vanno i ringraziamenti del Glit – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Università di Genova – e di Delfini del Ponente per l’ospitalità ricevuta.
A conclusione dell’indagine scientifica che ha consentito di raccogliere dati importanti per lo studio di questi eventi, sono stati smantellati la gabbia a protezione del nido e il corridoio che ha aiutato i piccoli esemplari a raggiungere il mare dopo l’emersione.
Continua il monitoraggio sugli altri tre nidi liguri ad Alassio, Finale Ligure e Pietra Ligure. In particolare, nel nido di Alassio, che si avvicina al periodo di possibile schiusa, in collaborazione con Delfini del Ponente è stato predisposto il corridoio per facilitare gli eventuali piccoli nel percorso fino all’acqua, mentre nei siti di Finale e Pietra Ligure, in collaborazione con l’associazione Menkab, si è potenziato il controllo in seguito alle piccole mareggiate che si sono verificate e si è riscontrato il buono stato dei nidi.