La Borsa di Milano chiude piatta. Il Ftse Mib segna un +0,01% a 33.684 punti. Nel listino principale giù il comparto del lusso: Brunello Cucinelli -5,25%, Ferrari -2,35%, Moncler -2,19% in scia ai timori per la frenata dell’economia cinese e della tenuta della domanda da parte dei consumatori di Pechino, già in contrazione da tempo. In rialzo le utility Telecom Italia (+1,88%), Enel (+1,64%) e Unipol (+1,51%).
Le Borse europee hanno terminato in negativo in attesa dei dati sul lavoro Usa che potrebbe essere propedeutico al taglio dei tassi della Fed il 18 settembre. Parigi è la peggiore a -0,92% dopo la nomina a primo ministro di Michel Barnier e l’indice Cac-40 a 7.431 punti. Francoforte è marginale con un -0,08% e il Dax a 18.576 punti. Calo anche per Londra (Ftse 100 -0,34% a 8.241 punti).
Il prezzo del petrolio continua a salire, in scia al rinvio dell’Opec+ dell’aumento della produzione. Il Brent scambia a 73,22 dollari al barile (+0,7%) e il Wti che si riporta vicino alla soglia dei 70 dollari, a 69,75 (+0,8%).
Nei cambi l’euro si rafforza a 1,108 dollari (da 1,081 ieri in chiusura) e scambia a 159,19 yen (da 159,9).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha terminato in linea con ieri a 139 punti base (-0,06%). Il rendimento è a +3,57%.