Si è svolto questa mattina, a Palazzo Tursi, l’incontro tra il gruppo consiliare di Forza Italia, rappresentato dal capogruppo Paolo Aimé, e il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi sul tema del nuovo forno crematorio a Staglieno.
«È stato un incontro positivo. Come capogruppo di Forza Italia, anche a nome del collega consigliere Stefano Costa, ho ribadito che, su questa problematica, la nostra priorità è costituita dalla salute dei genovesi e dalla tutela dell’ambiente cittadino» dichiara Aimé.
«Per tale ragione – aggiunge − ho chiesto questo momento di confronto con Piciocchi, che ringrazio per l’attenzione prestata alle istanze del territorio, di cui io e Costa ci siamo fatti portavoce in consiglio comunale. Ho proposto all’assessore il coinvolgimento di Arpal per il controllo a camino delle emissioni e per l’installazione di centraline di rilevazione e monitoraggio permanente del potenziale inquinamento derivante dalle attività di cremazione. Come gruppo di Forza Italia ci faremo parte attiva per coinvolgere nella nostra opera di mediazione anche So.crem, un ente con 120 anni di storia tutta genovese, che di certo non può cadere nel dimenticatoio».
Aimé rivela che Piciocchi ha espresso la sua disponibilità per andare incontro a quanto portato alla sua attenzione. «Seguiremo scrupolosamente l’evoluzione della vicenda, anche per quanto riguarda l’osservanza e la vigilanza circa le prescrizioni previste dal contratto di concessione».
Secondo me, a parte l’ inquinamento che forse potrebbe essere minimo……x noi genovesi basterebbe il crematorio della Socrem, la Società stessa lo conferma , perciò non vedo cosa ne serva un altro, mi sa che è solo x lucrare in un luogo sacro, cosa veramente da far rabbrividire…. Infatti questo nuovo forno crematorio servirebbe x altre regioni, e di conseguenza , il Camposanto di Staglieno diventerebbe un commercio di salme…. Quindi non c’ è molto da confrontare con Arpal, è un progetto da bocciare, senza né se né ma, basta mettersi una mano sulla coscienza caro Paolo.