È stato presentato oggi, con un evento in modalità ibrida, il progetto Edunext – Next Education Italia, un’iniziativa strategica per l’innovazione della formazione digitale a livello nazionale che coinvolge 35 università e 5 istituzioni Afam, tra cui l’Università di Genova.
Edunext, che ha ottenuto un finanziamento di oltre 22 milioni di euro dal ministero dell’Università e della ricerca, mira a realizzare un’offerta formativa digitale, inclusiva e flessibile.
L’obiettivo principale è la creazione di una rete interuniversitaria che promuova lo sviluppo di percorsi formativi diversificati, inclusivi e innovativi, comprendendo sia l’istruzione formale (corsi di laurea e di laurea magistrale, master) sia formati più flessibili e accessibili come i Moocs (Massive Open Online Courses) e programmi di formazione professionale continua.
Elemento distintivo di Next Education Italia è l’enfasi posta sulla digitalizzazione dell’istruzione e sull’implementazione di metodologie e tecnologie avanzate nell’ambito educativo tra cui la valorizzazione dell’intelligenza artificiale.
Un altro aspetto fondamentale del progetto è l’introduzione e la valorizzazione delle micro-credential, come gli Open Badges, per la certificazione delle competenze acquisite entro i framework dell’Unione europea. Questo approccio permette una maggiore flessibilità e personalizzazione dei percorsi formativi, incoraggiando un apprendimento continuo e adattabile alle esigenze individuali e del mercato del lavoro.
Il ruolo di Unige
L’Università di Genova è stata fra gli atenei della rete che per primi hanno contribuito al consolidamento del progetto, poiché era già componente di un precedente progetto intitolato EduOpen, che ha permesso di realizzare una piattaforma con un’ampia offerta formativa di percorsi online, proposti da diversi atenei italiani.
Il panorama della formazione superiore a livello nazionale e internazionale vede due grandi tendenze di cui l’Università di Genova deve tenere conto per la definizione delle sue strategie di medio e lungo periodo. Da un lato si osserva un incremento sensibile delle proposte formative di istituzioni telematiche, che raccolgono numeri sempre crescenti di iscrizioni. Vi è poi la prospettiva di un calo demografico ormai avviato che ridurrà il numero delle persone neodiplomate che avranno intenzione di accedere alla formazione universitaria. Anche l’Università di Genova attiverà percorsi di formazione universitaria in modalità a distanza, per intercettare quelle fasce della popolazione che, seppur motivate all’acquisizione di un titolo di studio superiore, avrebbero difficoltà logistiche e organizzative a seguire un corso in presenza.
Il principale contributo dell’Università di Genova al progetto Edunext vede il coinvolgimento di due corsi caratterizzati da innovatività e ispirazione ai temi della sostenibilità ambientale.
Management for energy and environmental transition (Meet)
Il corso di laurea magistrale Meet, proposto dal Dipartimento di economia e organizzato interamente in lingua inglese, ha l’obiettivo di formare i futuri manager e renderli esperti della transizione energetica ed ecologica. Grazie alle loro conoscenze nei settori dell’economia, della contabilità, della valutazione dei mercati e della regolamentazione, le laureate e i laureati di questo corso saranno professionisti altamente qualificati nella sostenibilità aziendale. Il profilo occupazionale è allineato alle nuove sfide della transizione energetica ed ecologica, così come definite dalle strategie europee e nazionali.
Scienze e culture agroalimentari del Mediterraneo
Il corso di laurea, proposto dal Dipartimento di ingegneria civile, chimica e ambientale – Dicca, ha l’obiettivo di formare professionisti esperti, in grado di svolgere un ruolo cruciale nel promettente settore agroalimentare; le laureate e i laureati di questo corso svilupperanno competenze tecniche atte a produrre alimenti innovativi, operando nel rispetto delle normative europee e internazionali in materia di sicurezza alimentare. Una comprensione profonda della nutrizione umana consentirà loro di inserire gli alimenti progettati all’interno di diete sane e bilanciate, promuovendo il benessere individuale e collettivo in una visione olistica di promozione della salute da diverse prospettive disciplinari.