Tre lotti di sistemazione di spazi aperti a Genova targati Pinqua – Pnrr che stanno avanzando e si concluderanno, in parte, entro quest’anno. Piazza Caricamento, Mura della Marina e Mura delle Grazie cambiano volto grazie a un finanziamento da 12 milioni di euro nell’ambito del piano Caruggi.
Oggi il sopralluogo insieme all’assessore comunale alle Manutenzioni Mauro Avvenente e al presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù.
La sistemazione di piazza Caricamento è il terzo lotto e in parte è già completata dal lato dei palazzi: sono stati sistemate gran parte delle vasche che conterranno le alberature (in tutto saranno 22), mentre in questi giorni è in corso la posa del solaio sopra il tunnel per poter reggere appunto le altre. Le piante scelte sono le Jacaranda ritenute adatte da agronomi per il contesto (clima e vicinanza al mare).
«Oltre che le zone d’ombra, queste piante offriranno una fioritura veramente straordinaria. Abbiamo visto le immagini su internet e sono veramente molto gradevoli − afferma l’assessore Avvenente − con questo intervento, che vale 1.600.000 euro, verrà fornita ai cittadini genovesi, ai turisti e ai tanti visitatori una piazza completamente nuova».
La prossima settimana sarà effettuato il getto di cemento e poi costruiti i setti verticali in cemento armato e sistemate delle predalles (ossia pannelli prefabbricati) che serviranno per il solaio. I lavori termineranno a novembre dopo una proroga di tre mesi visto che inizialmente dovevano finire il 20 agosto.
C’era comunque il problema di dover mettere a dimora le piante in un mese più adatto (probabilmente ottobre) ed è stato necessario fare una variante per una diversa distribuzione degli impianti di irrigazione e di scolo delle acque. Nel progetto iniziale erano previsti tutti da un lato, ora invece saranno divisi su due lati della piazza.
C’è una predisposizione per sistemare delle panchine, ma l’amministrazione deciderà poi in un secondo tempo se metterle o meno anche in relazione alla questione sicurezza che in questi giorni è particolarmente attuale dopo gli accoltellamenti e le risse degli ultimi giorni in Sottoripa.
Restyling e sicurezza
Il presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù commenta: «Il progetto è importante perché aiuta a collegare il centro storico con il Porto Antico perché in effetti c’era difficoltà a portare gente da una parte all’altra, soprattutto i turisti, quindi questo è sicuramente un aiuto. È sicuramente utile anche sotto l’aspetto ambientale. Sulle panchine è stata avviata una discussione con i cittadini per la situazione di sicurezza del territorio. A oggi non ci siamo sentiti di dare il via libera come Municipio alla sistemazione delle panchine, però il progetto è adeguato per poterlo fare successivamente, quindi dato che crediamo nella possibilità di recuperare anche sotto l’aspetto sicurezza questa zona, successivamente sarà davvero bello poter mettere le panchine e poterle usare sotto gli alberi».
Per quanto riguarda la sicurezza Carratù dichiara: «Non basta solamente la repressione, quindi aumentare il numero di forze dell’ordine, ma bisogna anche recuperare a livello urbanistico e sociale il territorio. Diciamo che all’interno del comitato ordine e sicurezza ci sono tutti i rappresentanti che hanno responsabilità a vari livelli per quanto riguarda la città di Genova e davvero si possono raggiungere i migliori risultati, quelli più utili per la città. Anche sulla questione affitti già anni fa avevamo chiesto al prefetto di pensare a un censimento, esattamente come è stato fatto per il G8, perché noi vogliamo conoscere chi c’è all’interno del Centro Storico e soprattutto a che titolo. Se tutti i soggetti collaborano insieme, anche sul discorso tossicodipendenza, che sta diventando un problema, bisogna trovare un sistema. Non si possono lasciare i ragazzi sempre più giovani da soli, quindi anche in questo caso chiediamo alla Asl in questo momento di darci una mano, quindi di progettare dei percorsi per andare incontro a questi ragazzi, perché davvero sta diventando un’emergenza molto, molto seria».
Le mura
Gli altri lotti finanziati con il Pnrr riguardano mura delle Grazie (poco più di 5 milioni) e mura della Marina (2,3 milioni), oltre che Mura della Malapaga (2,4 milioni).
Per quanto riguarda le mura delle Grazie e quelle della Marina la muratura in realtà è la stessa: risalgono al XIV secolo circa quando i genovesi hanno deciso di difendere anche quella ripa che era scogliosa e quindi meno bisognosa rispetto a quella più antica, quella della Malapaga. Sotto, dove ora passa corso Quadrio, c’era il mare.
Il restauro delle vecchie mura era atteso da decenni: le mantovane a protezione dalla caduta di materiale erano allestite da oltre vent’anni. Si tratta di un lavoro lungo dal punto di vista del tempo e costoso perché i restauratori vanno con tutte le loro strumentazioni ad aggiustare ogni pietra, a fare in modo che non crolli, che venga riparata. La pietra di promontorio non è di eccelsa qualità e si sfalda a strati, quindi il rischio era che cadessero dei pezzi.
I lavori alle mura sono iniziati ad aprile 2023. Le mura della Marina sono praticamente finite (termine previsto ottobre), invece per le mura delle Grazie occorrerà attendere ancora un anno: settembre 2025 il termine lavori, anche se alcune zone sono già state riaperte. Occorrerà poi capire se gli attuali parcheggi moto saranno mantenuti dopo il completamento della nuova pavimentazione.
Mura della Marina
Le mura della Marina costituiscono limite esterno della parte più antica del centro storico verso l’area portuale e appartengono alla sesta cinta muraria della città.
Si estendono dalla rotonda della Biblioteca Franzoniana fino alla scalinata di Sant’Antonio e comprendono le aree di Campopisano Inferiore. Oltre al restauro architettonico delle mura in senso stretto, l’intervento risanare elementi di degrado e disordine e a ripristinare le pavimentazioni storiche di pregio presenti nell’ambito.
Entro ottobre, è previsto il completamento anche del rifacimento di tutte le pavimentazioni.
Sarà rivista sia l’illuminazione pubblica su palo, integrando l’impianto esistente con nuovi elementi, sia quella architettonica delle mura, installando nuovi proiettori per fornire una illuminazione uniforme delle mura storiche.
Per quanto riguarda la pavimentazione, dove è stato possibile, è stata riutilizzata quella ottocentesca, che era finita sotto l’asfalto di 60 cm, con il benestare della soprintendenza. I restauratori hanno rimosso le pietre, le hanno pulite e riposizionate su un fondo riformato.
Lo stesso lavoro di pulizia è stato fatto sulle mura: è stato effettuato un trattamento di biocida, disinfestazione dalle piante, dei muschi infestanti. Non si trattava di muratura particolarmente nobile: era pietra di promontorio perché il genovese recuperava sempre in sito.
Mura delle Grazie
Piazza delle Grazie è stata già completata con pavimentazione nuova, ma rispettosa, in pietra serena. Sono state rifatte tutte le sottoutenze, lo scolo dell’acqua. Via delle Mura delle Grazie è ancora da sistemare.
Il progetto si estende da piazza delle Grazie a scalinata Sant’Antonio e comprende anche le aree sottostanti di corso Quadrio, oltre al restauro architettonico delle mura in senso stretto.
È stata ridisegnata la zona sottostante su corso Quadrio per inserire un’area verde piantumata che rievoca l’allineamento del viale storico ottocentesco.
Anche qui le pavimentazioni verranno completamente riqualificate, sostituendo il manto di asfalto con un lastricato di arenaria, variamente posato e conformato e puntualmente integrato con una pavimentazione in ciottoli.
Verrà realizzata la nuova illuminazione architettonica delle mura per valorizzare il paramento murario il percorso sotto di esse.
Completano l’intervento il rifacimento e l’adeguamento del marciapiede lato mare di Corso Maurizio Quadrio.
La conclusione dei lavori iniziati è prevista per fasi: già aperto, da luglio, al pubblico il marciapiede lato mare di corso Maurizio Quadrio e ad agosto piazza delle Grazie.
Mura della Malapaga
Costo dell’intervento: 2.455.000 euro. Dal nome della prigione, Casone della Malapaga, dove venivano rinchiusi i debitori insolventi, a seguito degli interventi ottocenteschi di urbanizzazione risultano oramai esclusi dal percorso delle mura storiche che, dalla collina di Castello e Carignano raggiungevano il molo attraverso le Mura della Marina e le Mura delle Grazie.
Obiettivo della progettazione, che si estende da Porta Siberia fino all’area della Caserma San Giorgio Guardia di Finanza in piazza Cavour, oltre al restauro architettonico delle mura in senso stretto, degradato dallo scadimento del calcare marnoso che costituisce matrice della tessitura muraria, è quello di valorizzare l’importanza storica e architettonica del manufatto e del suo contesto che, seppur contiguo all’area del Porto Antico, risulta ai più praticamente sconosciuto.
Il restauro e la nuova illuminazione architettonica, integrata nella balaustra di protezione, valorizzeranno l’imponente struttura muraria e il camminamento di ronda che la domina.
Attualmente è stata completata la prima porzione di restauro partendo da porta Siberia e si sta procedendo con la seconda porzione verso la caserma della Guardia di Finanza. La fine dei lavori è prevista per febbraio.