La Uil si schiera contro la riforma dell’autonomia regionale differenziata: domani, giovedì 25 luglio, Uil Liguria sarà presente a Genova, in via Galata per raccogliere le firme per il sì al referendum abrogativo, venerdì 26 luglio Uil Fpl sarà presente con i propri stand a Genova, Pietra Ligure e Sarzana.
«Ancora una volta, la Uil sarà protagonista al fianco dei cittadini per fermare una legge semplicemente ingiusta – commenta il commissario straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni – Firmare domani significa proteggere la scuola e l’insegnamento unitario, tutelare la sanità pubblica e universale, difendere i contratti nazionali di lavoro, assicurare un robusto sistema di perequazione e garantire un futuro competitivo al nostro Paese. Siamo certi che la risposta dei cittadini genovesi sarà come sempre un esempio per l’Italia intera».
Domani il banco per la raccolta firme Uil Liguria sarà attivo a Genova, in via Galata, dalle ore 10 alle 13 nel tratto compreso tra via San Vincenzo a Piazza Colombo.
Venerdì 26 luglio la Uil Fpl sarà presente con i propri stand per la raccolta firme a favore del referendum abrogativo della legge che istituisce l’autonomia regionale differenziata:
• a Genova dalle ore 10.00 in cima a via XX Settembre altezza ex cinema Verdi lato destro salendo verso piazza De Ferrari.
• nel Ponente presso l’Ospedale di Pietra Ligure (Santa Corona) dalle 8.30 alle 12.30.
• a Levante presso l’Ospedale di Sarzana dalle 9.30 alle 12.30.
“Saranno compromesse la qualità della scuola e della sanità pubblica, l’accesso alle cure e alla prevenzione alimentando il fenomeno della mobilità sanitaria, penalizzando le autonomie locali, i Comuni e le aree interne, colpendo le politiche ambientali, complicando la vita alle imprese frenando lo sviluppo e impoverendo ancora di più il lavoro”, scrive Uil Fpl.
“Non solo: ci saranno inevitabilmente ricadute negative anche per quanto riguarda i Contratti collettivi nazionali di lavoro mettendo in discussione la loro applicazione uniforme su tutto il territorio Nazionale, creando tutta una serie di dinamiche favorevoli per alcuni e svantaggiose per altri, aumentando le differenze nelle condizioni retributive tra lavoratori a seconda della regione di appartenenza. Tutto ciò, in totale contrasto con quello che prevede la nostra Costituzione che garantisce invece pari opportunità e pari dignità a tutti i cittadini. Come sindacato che rappresenta gli operatori della sanità pubblica, privata e delle autonomie locali riteniamo che questi temi non debbano essere divisivi, ma valori con i quali creare un’Italia più unita, libera e giusta nella quale ogni cittadino possa contare sulle stesse tutele e opportunità”.