Marco Gilli presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo ha presentato oggi, insieme al segretario generale Alberto Anfossi, i primi orientamenti del Piano strategico 2025-2028.
La coesione sociale e il contrasto alle diseguaglianze e alle varie forme di povertà, attraverso azioni che promuovano lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio saranno i concetti al centro del Piano strategico 2025-2028.
«Gli scenari che si prospettano nei prossimi anni, quali la crisi climatica, la transizione tecnologica, la crisi demografica, i flussi migratori, la povertà e le disuguaglianze sociali e soprattutto l’incertezza che li caratterizza richiederanno di elaborare il Piano Strategico 2025-2028 da un lato fondato su un’analisi rigorosa dei risultati ottenuti negli anni precedenti, dall’altro con la necessaria flessibilità per adattarsi al contesto e alle opportunità che potrebbero presentarsi – afferma Marco Gilli, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – La Fondazione Compagnia di San Paolo, che da alcuni mesi ho l’onore di servire come presidente, è un’istituzione solida, ancorata a principi di integrità e trasparenza, che si avvale di competenze di altissimo livello in termini di governance, di Direzione e di struttura. Con il contributo di tutti stiamo individuando alcuni aspetti metodologici trasversali agli Obiettivi Cultura, Persone e Pianeta che ispireranno il prossimo Piano Strategico: I) Mobilization & Partnership: mobilitare risorse aggiuntive e realizzare un effetto leva moltiplicativo; II) Learning: rafforzare la capacità di acquisire ed elaborare dati, per valutare l’impatto delle proprie policy ed assumere decisioni basate sull’evidenza; III) Advocacy: mettere a disposizione degli enti del territorio le conoscenze acquisite attraverso l’analisi delle proprie politiche, sia per amplificarne l’impatto, sia per avviare iniziative su scala più ampia in partnership con gli enti pubblici che conducano all’elaborazione di politiche pubbliche, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030; IV) Internationalization: avviare progetti, programmi, e più in generale politiche che si pongano l’obiettivo di attrarre investimenti strategici, competenze qualificate, esperienze di successo nel campo della filantropia. Il Consiglio Generale dopo la seduta del 2 luglio è pienamente operativo, anche nella sua articolazigone in commissioni (Cultura, Persone, Pianeta, Finanza – Innovazione e sviluppo del territorio) ed è dunque nelle condizioni ideali per lavorare al nuovo piano».
Coerentemente con gli obiettivi fissati dal Piano strategico 2021 – 2024, negli ultimi quattro anni la Fondazione ha erogato 710 mln € con un impatto sul territorio stimabili in 3,5 miliardi. La capacità di mobilitare risorse aggiuntive – a fronte di un’ipotesi di oltre 700 mln € di erogazioni anche per il quadriennio 2025-2028 – rimarrà un obiettivo prioritario sia potenziando investimenti sinergici con le risorse pubbliche disponibili (Pnrr, Programmazione europea 2021-2027), sia promuovendo azioni ed investimenti congiunti con partner pubblici e privati, anche internazionali.
«Il Piano strategico 2025-2028 terrà conto delle lezioni apprese nel quadriennio precedente che sono delineate nel Documento di fine mandato 2024 e indicherà la strategia futura con priorità e obiettivi da perseguire − dichiara Alberto Anfossi segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo −. La programmazione strategica precedente ci lascia in dote molte cose. Una è la consapevolezza dell’opportunità di lavorare a due velocità: programmazione e interventi a lungo termine; risposta a emergenze e rapide variazioni di contesto. Nei prossimi anni a un lavoro diffuso e attento volto al cambiamento sistemico e allo sviluppo organizzativo potremo affiancare selezionati progetti di taglia più grande che abbiano un potenziale trasformativo».
I programmi e gli strumenti di intervento verranno condivisi con gli stakeholder del territorio nell’autunno 2024 per poi essere presentati durante la giornata della Compagnia ad inizio 2025.