È nato il marchio Bottega Ligure ed è riservato alle imprese commerciali con almeno 30 anni di attività. La Camera di Commercio stima che riguardi circa 4 mila aziende in Liguria di cui 2.500 in provincia di Genova e 1.200 nel comune di Genova come potenziali fruttori del bando per ottenere il marchio.
Si tratta di un nuovo riconoscimento per valorizzare realtà che non sono ancora Botteghe storiche, ma hanno comunque un’importante tradizione.
«Ce n’è un numero secondo noi significativo −afferma il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia − queste imprese hanno un ruolo sociale sul territorio e riteniamo che possano rappresentare anche un importante vivaio per quelle che saranno le botteghe storiche del futuro o gli esercizi di tradizione del futuro. Le vogliamo portare a un traguardo importante in un momento molto delicato perché stiamo attraversando una trasformazione digitale ed energetica che sono non solo forti, ma sono particolarmente rapidi e veloci. Dobbiamo riuscire a fare in modo che le nostre imprese abbiano le capacità e le competenze per poter superare questo importante cambiamento».
Oggi avere un nome, seppur conosciuto, non basta più: «Il nome importante continua a essere una cosa utile, ma oggi quello che conta è la reputazione − aggiunge Caviglia − bisogna riuscire ad abbinare i punti di forza di una singola attività e dei prodotti che una singola attività sta trattando. Questo mix è veramente il fattore vincente».
C’è comunque un disciplinare con delle regole costruite insieme con le associazioni di categoria sulla base delle indicazioni che ha fornito la Regione Liguria.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana commenta: «Con questo strumento le imprese possono davvero rendersi immediatamente identificabili e quindi essere anche riconosciute non soltanto dai nostri concittadini, ma anche dai tanti turisti che sempre di più frequentano la nostra regione. È un riconoscimento che testimonia la tenacia, la perseveranza, la capacità di fare commercio con standard di qualità elevati sul nostro territorio». L’assessore ricorda che le politiche regionali poi premiano coloro che si fregiano di questi marchi: «Ci sono strumenti regionali come per esempio la Cassa Commercio per le imprese con almeno 20 anni di attività con contributi a fondo perduto fino a 30 mila euro o i patti d’area per l’accompagnamento agli investimenti che dal momento in cui gli esercizi commerciali vedranno il riconoscimento di questo marchio potranno usufruire. Con questo marchio andiamo a ricomprendere tutti i cosiddetti esercizi di tradizione, dagli esercizi di vicinato previsti dal Testo Unico del Commercio alle botteghe storiche».
Il vicepresidente vicario di Confcommercio Liguria Alessandro Cavo spiega: «Da tempo chiedevamo che venissero riconosciute quelle attività di commerciali di vicinato che fanno promozione del proprio territorio da almeno 30 anni, che promuovono l’enogastronomia e tutto quello che il nostro territorio è, oltre che aziende con valore economico e commerciale, aziende che hanno un valore culturale e sociale per le nostre città, per le nostre strade. Tutti i giorni animano questo territorio. Finalmente grazie a Regione Liguria e grazie alle due Camere di Commercio della Liguria questo è stato ottenuto e quindi oggi con gioia inauguriamo questo marchio che le andrà a contraddistinguere, le andrà a valorizzare, le andrà a promuovere ed è sulla falsa riga di quel lavoro iniziato già da tempo di promozione del territorio. Stiamo parlando probabilmente di qualche migliaio di imprese, purtroppo sono sempre meno. Lo studio dell’Istituto Tagliacarne pubblicato qualche settimana fa ci dice che il nostro capoluogo ha patito più di altri la diminuzione del commercio di vicinato. Questo marchio è il riconoscimento di un’importanza che va oltre quella economica. Un’importanza che genera e rigenera ogni giorno il nostro territorio».
Si fa domanda scaricandola dai siti istituzionali delle Camere di Commercio, si compila e si inoltra e poi ci sarà un’istruttoria che, qualora vi siano i presupposti, darà poi il marchio Bottega Ligure a queste aziende in maniera tale da avere anche l’inizio di un percorso che potrà portare poi a essere anche locali di tradizione e bottega storica quando si avrà l’età per esserlo.
Il direttore regionale di Confesercenti Liguria Andrea Dameri aggiunge: «Questo è un altro tassello che si aggiunge al lavoro che stiamo portando avanti con Regione, Sistema Camerale e le altre associazioni di categoria per valorizzare il nostro tessuto imprenditoriale e in particolare quello che ha sicuramente alle spalle una tradizione importante, con caratteristiche che magari un domani speriamo possono anche sfociare appunto nell’arricchimento dell’albo delle botteghe storiche che è un po’ il massimo riconoscimento dei marchi in questo momento. La particolarità di questo marchio è il fatto che non siamo vincolati in qualche maniera alla rigidità del dato del registro imprese, ma basta sostanzialmente dimostrare che l’attività è rimasta la stessa anche se magari c’è stato un cambio di ragione sociale o un cambio della forma giuridica».
Le imprese richiedenti dovranno dimostrare la loro storicità di esercizio, corredando le pratiche con una relazione da cui emergano la continuità storica dell’impresa da almeno 30 anni e la tradizione del servizio di vendita svolto sul territorio regionale, anche con fotografie d’epoca o riproduzioni di documenti storici dell’impresa. Le richieste di concessione del logo potranno essere presentate dal 1° luglio 2024 alla Camera di Commercio competente per territorio. Le imprese che otterranno il riconoscimento del marchio saranno inserite in un elenco pubblico regionale e avranno la possibilità di esibire il marchio nei propri locali e utilizzarlo nei propri strumenti di comunicazione.