Porto congestionato dalle operazioni relative all’autotrasporto? Secondo i sindacati occorre definire tra le parti un accordo quadro per il riconoscimento al personale viaggiante di una quota a parte dell’indennità “Congestion fee”.
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno appreso che alcune associazioni di categoria (Aliai, Anita, Cna Fita, Fai, Fiap, Trasportounito, Lega Cooperative) intendono applicare alle imprese committenti, a partire dal prossimo 3 giugno, una “congestion fee” del valore compreso fra 120 e 180 euro a viaggio, in aggiunta ai corrispettivi pattuiti per il trasporto merci. Questo a titolo di indennità per le “gravi criticità nello svolgimento dei cicli operativi camionistici” sulle tratte di trasporto in partenza e in arrivo dal porto di Genova.
«In questo contesto operativo ci preme sottolineare che il maggior disagio, in termini di fatica e stress, dovuti all’inevitabile dilatazione dei tempi di lavoro, la subisce quotidianamente il personale viaggiante − dichiarano in una nota congiunta Marco Gallo e Leonardo Cafuoti di Filt Cgil, Mirko Filippi e Pietro Cesarano di Fit Cisl, Giovanni Ciaccio e Simone Angius di Uiltrasporti – dal crollo del ponte Morandi, i lavoratori sono travolti da un infinità di eventi straordinari che minano la sicurezza ed il normale svolgimento dell’attività lavorativa Un caos senza fine che passa dalla mancata manutenzione autostradale di gallerie e viadotti che conducono al mare per terminare con la congestione portuale».
Le organizzazioni sindacali hanno scritto alle associazioni datoriali dell’autotrasporto per definire i termini di un accordo equo per i lavoratori coinvolti.