Ampiamente positivo è il bilancio della trasferta a Vinitaly per la rete di imprese Vite in Riviera, realtà che raggruppa venti aziende vitivinicole e olivicole del ponente ligure. La grande rassegna veronese, svoltasi da domenica a mercoledì scorsi, ha fatto registrare un’affluenza record: 97.000 visitatori, un terzo dei quali in arrivo dall’estero (140 Paesi).
«L’attenzione per il vino ligure continua ad aumentare, anche da parte degli operatori stranieri. Un trend che abbiamo già notato negli anni scorsi e che ci inorgoglisce. È dimostrazione che la qualità ha raggiunto standard notevoli – commenta un soddisfatto Massimo Enrico, presidente di Vite in Riviera -. Quest’anno, insieme a Regione Liguria ed Enoteca Regionale, eravamo in una nuova posizione, nel padiglione accanto al Piemonte e questo, se da un lato poteva creare qualche preoccupazione, ha invece giovato. Le attese della vigilia sono state ampiamente rispettate, sia in termini di affluenza, sia di interesse. È stata un’ottima vetrina per le nostre aziende: ben ottanta sono state le etichette, compresi alcuni oli, che abbiamo portato in degustazione, con i sommelier che non hanno avuto un attimo di respiro. Sono stati quattro giorni molto intensi durante i quali il mondo del vino ligure ha dimostrato una grande vivacità».
Un interesse confermato dai sold out e dai commenti estremamente positivi di operatori e wine lover che hanno preso parte alle tre masterclass di Vite in Riviera, dedicate ovviamente ai vini tipici del ponente, curate con grande professionalità da Jacopo Fanciulli, esperto degustatore di caratura internazionale.
Tra i tanti visitatori, nella giornata inaugurale anche il vicepresidente e assessore all’agricoltura della Regione Liguria, Alessandro Piana.
Da segnalare che, durante la quattro giorni ospitata a Veronafiere, due delle cantine di Vite in Riviera si sono meritate l’ambito inserimento nella prestigiosa 5StarWines di Vinitaly, riconoscimento che spetta ai vini cui una giuria internazionale di wine professional assegna un punteggio di almeno 90 centesimi. Tra le 884 etichette (su oltre 2.300 campioni partecipanti) insignite, anche la Colline Savonesi Igt Granaccia Dru 2021 di RoccaVinealis (92/100) e l’Ormeasco di Pornassio Doc Superiore U’ Meneghin 2021 di Tenuta Maffone (90/100).
Archiviata la partecipazione a Vinitaly, l’attività di Vite in Riviera finalizzata alla valorizzazione e promozione dei prodotti tipici del Ponente Ligure prosegue con diversi appuntamenti. Il primo sarà a fine mese durante il Rally della Valle Arroscia, quindi venerdì il 3 maggio presso l’enoteca Regionale di Ortovero con una nuova serata speciale dedicata ai “4 di Albenga” (asparago violetto, zucchina trombetta, carciofo violetto o spinoso, pomodoro cuore di bue), e poi ancora il 7 maggio ad Andora in occasione dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia.
Vite in Riviera
La rete di imprese Vite in Riviera è stata costituita nel 2015. Ne fanno parte aziende produttrici di vino e olio, la cui mission è quella di valorizzare e promuovere dei prodotti tipici del territorio del Ponente Ligure: Riviera Ligure di Ponente Doc (Pigato, Vermentino, Moscato, Rossese, Granaccia), Rossese di Dolceacqua, (o Dolceacqua) Doc, Ormeasco di Pornassio Doc, Terrazze dell’Imperiese Igt, Colline Savonesi Igt, Olio Dop Riviera Ligure di Ponente. La sede si trova ad Ortovero, presso i locali dell’Enoteca Regionale della Liguria.
Le aziende aderenti alla rete di imprese Vite in Riviera sono: aMaccia (Ranzo, Im), Anfossi (Bastia d’Albenga, Sv), Bruna (Ranzo, Im), Cascina Nirasca (Pieve di Teco, Im), Dell’Erba (Albenga, Sv), Enrico Dario (Bastia d’Albenga), Foresti Marco (Camporosso, Im), Innocenzo Turco (Quiliano, Sv), Lombardi (Terzorio, Im), Ramoino (Sarola, Chiusavecchia, Im), Torre Pernice (Albenga, Sv), Biovio (Bastia d’Albenga, Sv), Cantine Calleri (Albenga, Sv), Cascina Feipu dei Massaretti (Albenga, Sv), Viticoltori Ingauni (Ortovero, Sv), La Vecchia Cantina (Albenga, Sv), Podere Grecale (Sanremo, Im), RoccaVinealis (Roccavignale, Sv), Sommariva Tradizione Agricola (Albenga, Sv) e Tenuta Maffone (Pieve di Teco, Im).