In occasione del convegno “Sotto il segno del porto” il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, onorevole Antonio Tajani, impossibilitato a intervenire perché impegnato alla riunione dei ministri degli Esteri al G7 a Capri, ci ha tenuto a inviare una lettera all’Autorità di sistema portuale del mar ligure Orientale, organizzatrice del convegno.
Il ministro ha sottolineato come sia complesso il quadro internazionale, con pesanti ricadute sulla connettività globale e ha confermato “come mare, traffici marittimi e porti, siano non solo al centro dell’azione di Governo, specie nell’attuale quadro geopolitico internazionale, ma rappresentino un asset strategico sulla cui difesa e sul cui sostegno l’Italia non può permettersi di abbassare la guardia”.
“I porti – ha affermato Tajani riconoscendo alla Spezia e al suo sistema portuale e logistico un ruolo di assoluto protagonista – sono infatti molto di più di banchine attrezzate e di magazzini. Sono un sistema vivo, del quale i territori dell’entroterra e le collegate filiere produttive sono parte integrante. La Spezia, insieme a Santo Stefano di Magra e al territorio circostante, è un modello di riferimento nazionale che ha saputo sviluppare in modo sinergico le proprie capacità produttive: dalla logistica alla cantieristica civile e militare, il diporto, la croceristica e il turismo, fino alla recente creazione del Polo nazionale della dimensione subacquea”.
Nel messaggio, Tajani sottolinea come il Governo sia in prima linea nella risposta europea e internazionale, “perché porti, trasporti e logistica hanno un ruolo chiave nello sviluppo economico e produttivo del Paese. Un fattore di competitività cruciale per le oltre 4 milioni di piccole e medie imprese che insieme ai nostri grandi gruppi arricchiscono il nostro tessuto produttivo, e che fanno dell’Italia la seconda manifattura in Europa”.
Efficienza, digitalizzazione, innovazione, sostenibilità, intermodalità sono stati i temi al centro del dibattito di “Sotto il segno del porto”. E Tajani ha affermato che il Governo intende continuare a investire proprio su questi settori. Con la volontà di richiamare la Commissione sulle criticità di alcune normative, insistendo perché l’industria marittima venga riconosciuta in Europa come settore strategico cui destinare specifiche politiche dedicate.
I messaggi contenuti nella lettera del ministro Tajani e il riconoscimento del ruolo della Spezia, Santo Stefano Magra e del territorio circostante come modello di riferimento nazionale, rafforzano i contenuti espressi dai relatori e dai partecipanti al convegno alla Spezia, ottimisti ma anche preoccupati per il futuro della portualità italiana in questo particolare momento.