Stato di agitazione e sciopero per le addette e gli addetti di Gls Bolzaneto e Carasco a partire dalla mezzanotte di giovedì 11 aprile e “fino a quando le lavorarci e i lavoratori non avranno ricevuto il dovuto”.
Filt Cgil Genova e Liguria, Fit Cisl Liguria, Uiltrasporti Liguria spiegano le ragioni dello stato di agitazione legate a trattamento di fine rapporto, ferie, permessi e Rol “spariti” dall’orizzonte di 150 lavoratori.
“A parte una debole proposta di pagamento a rate del nuovo fornitore Gruppo Astra, Gls Enterprise, che è il soggetto legalmente obbligato in solido al pagamento delle spettanze di fine rapporto e Tfr, non ha dato nessun segno di vita alle richieste di Filt Cgil Genova e Liguria, Fit Cisl Liguria, Uiltrasporti Liguria – scrivono le organizzazioni sindacali nel comunicato stampa -. Nel corso del mese di febbraio 2024 la società Prisma srl è uscita dagli appalti di movimentazione delle merci e distribuzione per conto del committente Gls Enterprise srl di Genova e Chiavari, lasciando insoluti i crediti da lavoro dipendente di circa 150 lavoratori impiegati negli appalti”.
Oltre alle competenze, la società Prisma srl “non ha consegnato ai lavoratori la documentazione CU 2024 riferita ai redditi 2023, e non sappiamo se è avvenuto telematico all’Agenzia delle Entrate, impedendo di fatto a tutti questi lavoratori di poter pianificare l’annuale dichiarazione dei redditi, esponendoli così a verifiche e eventuali sanzioni per mancata dichiarazione”.
Filt Cgil Genova e Liguria, Fit Cisl Liguria, Uiltrasporti Liguria intendono portare a conoscenza di quanto sta avvenendo l’opinione pubblica e le istituzioni. «Occorre procedere con gli accertamenti dovuti per riportare nell’ambito della legalità Gls Enterprise – dichiarano Marco Gallo, Mirko Filippi e Giovanni Ciaccio di Filt Cgil Genova e Liguria , Fit Cisl Liguria, Uiltrasporti Liguria – I lavoratori stanno subendo un danno e, ancora una volta, risultano l’anello debole della catena. Qualora venisse accertato il dissolvimento della società Prisma srl, le organizzazioni sindacali dovranno capire da Agenzia delle Entrate quale sarà il possibile percorso per evitare ai lavoratori interessati di risultare inadempienti rispetto alla presentazione della dichiarazione dei redditi».