«La Corte d’Appello di Salerno ha nuovamente cancellato l’interdittiva antimafia del Consorzio Research, riammettendola al controllo giudiziario come era prima e quindi cadono gli effetti della nuova interdittiva legata alla sentenza del Consiglio di Stato. Pertanto riteniamo che i lavori vadano avanti con il Consorzio Research e quindi non con il passaggio alle aziende mandatarie o alle aziende associate come immaginavamo di fare nel corso di questa settimana quando erano già convocate». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi a margine della presentazione di Euroflora 2025.
Il consorzio Research è incaricato di costruire lo scolmatore del torrente Bisagno a Genova.
L’interdittiva antimafia è un provvedimento di natura cautelare e preventiva, che determina una particolare forma di incapacità giuridica, e dunque l’insuscettività del soggetto destinatario a a contrarre con la pubblica amministrazione o a ricevere erogazioni pubbliche.
«Quindi – ha proseguito Toti – è, diciamo, la quarta volta, vado a memoria, che si cambia l’indirizzo su quel Consorzio e in ogni caso per noi resta una semplificazione che evidentemente ci consente di continuare spediti i lavori attendendo la talpa in viaggio dalla Cina in modo da poter rispettare i tempi sempre che nuovi colpi di scena non irrompano in questa tormentata vicenda».
Il presidente della Regione ha precisato che «La time line sarebbe probabilmente rimasta la stessa anche se avessimo continuato con le imprese associate, ovviammente il fatto che il consorzio possa continuare comporta per la struttura commissariale una semplificazione da ogni punto di vista, non c’è passaggio di obbligazioni, passaggio di contratto della talpa e una serie di cose. La notizia mi è stato comunicato pochi minuti fa con il decreto della Corte d’Appello della Campania, l’assessore Gianpedrone con i nostri tecnici sta approfondendo tutti gli aspetti con il Consiglio di Stato ma direi che questa è la nostra prima valutazione».