Nel 2023 l’export della Liguria è aumentato dello 0,7% rispetto all’anno precedente (con un andamento altalenante, dovuto al peso della cantieristica: -6,2% primo trimestre; +20,9% secondo trimestre, -7,8% terzo trimestre e -5,9% quarto trimestre), mentre quello italiano è rimasto stabile. È quanto risulta da uno studio sulle esportazioni dei territori Piemonte Sud e Liguria condotto dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.
Nel 2023 – si legge nello studio – le esportazioni italiane sono rimaste stabili sui livelli 2022 (626 miliardi di euro). L’anno si era aperto bene, con un primo trimestre in aumento del 9,7%, ma a partire dalla primavera si sono registrati dei cali (-1,3 secondo trimestre, -4,6 terzo trimestre e -2,9 quarto trimestre).
Nel 2023 le esportazioni dei territori della Direzione Piemonte Sud e Liguria sono state pari a 32,4 miliardi di euro, in crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente. Le importazioni (pari a 26,2 miliardi di euro) si sono ridotte (-9,8%), in linea con il calo a livello nazionale (-10,4%). Il saldo commerciale rimane positivo nel 2023 per 6,2 miliardi di euro.
Le esportazioni del Piemonte Sud (pari a 22 miliardi nel 2023) sono aumentate del 4,6% rispetto al 2022 (+14,4% primo trimestre; +3,4% secondo trimestre, -1,3% terzo trimestre e +2,8% quarto trimestre). Alessandria ha performato particolarmente bene (+495 milioni di euro, pari ad una crescita del 7,2%), seguita da Cuneo (+445 milioni di euro, per una crescita del 4,4%) e Asti (+15 milioni di euro, pari a +0,4%).
Tutti i principali settori esportatori risultano in crescita nel 2023 (ad eccezione di bevande, metallurgia, prodotti in metallo e carta), ma occorre sottolineare il contributo positivo di alcuni settori: gomma e plastica (+261 milioni di euro), automotive (+213 milioni di euro), agroalimentare (+195 milioni di euro), gioielleria (+150 milioni di euro), meccanica (+146 milioni di euro), chimica (+115 milioni di euro) ed elettronica (+85 milioni di euro). Aumento dell’export in tutti i principali mercati di sbocco: stabili ai primi posti si trovano Francia, Germania e Stati Uniti.
Le esportazioni della Liguria (pari a 10,6 miliardi nel 2023) sono aumentate dello 0,7% rispetto al 2022 (-6,2% primo trimestre; +20,9% secondo trimestre, -7,8% terzo trimestre e -5,9% quarto trimestre). Questo risultato è stato fortemente condizionato dalla cantieristica navale (settore i cui flussi di export sono molto altalenanti per via del legame con importanti commesse), che durante il 2023 ha registrato un balzo del 39%, pari a +804 milioni di euro. Escludendo la cantieristica navale, l’export della Liguria passa in territorio negativo (-8,6%), condizionato dal calo di numerosi settori, tra i quali spiccano i prodotti della raffinazione del petrolio (-557 milioni), la chimica (-189 milioni) e la metallurgia (-79,5 milioni). Crescono, invece, le vendite all’estero di meccanica (+83 milioni di euro), prodotti in metallo (+58 milioni di euro), agro-alimentare (+43 milioni di euro) e automotive (+22 milioni di euro).
L’osservazione dell’andamento delle esportazioni nelle province taglia la regione in due: Genova e La Spezia registrano performance positive, mentre Savona e Imperia negative. L’analisi per mercati di sbocco evidenzia il grande balzo dell’export verso gli Stati Uniti (riconducibile alla cantieristica navale) e le contrazioni della maggior parte degli altri mercati.