Ieri a Cicagna i rappresentanti di Regione Liguria hanno incontrato i sindaci della Val Fontanabuona per definire la strategia d’area con cui gli 11 Comuni della nuova area interna orienteranno i 4 milioni di euro nazionali e quelli regionali a valere sulle risorse comunitarie del Pr Fesr 2021-2027, del Pr Fse 2021-2027 e del Csr Liguria 2023-2027.
L’incontro, organizzato con la collaborazione di Anci Liguria, ha evidenziato le priorità emerse nei tavoli intercorsi da gennaio 2023 con oltre 140 stakeholder territoriali: la salute, i trasporti, l’istruzione e lo sviluppo locale. E le proposte di azioni volte ad aumentare il sistema dei servizi sanitari di prossimità (es. rafforzare la casa di comunità di Cicagna e il sistema degli infermieri di comunità), migliorare il servizio di trasporto scolastico (trasporto scolastico di vallata e aumento linee festive), rafforzare l’offerta formativa (in particolare per i ragazzi del 1° ciclo), rilanciare l’economia dei territori (turismo rurale, strutture di accoglienza turistica) e i servizi per la popolazione (valorizzazione spazi culturali).
La nuova area interna della Val Fontanabuona comprende i comuni di: Avegno, Cicagna, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lorsica, Moconesi, Neirone, Orero, San Colombano Certenoli, Tribogna e Uscio.
A presentare le azioni il referente della strategia regionale aree interne e assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana, il vicepresidente regionale e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana, l’assessore regionale al Paesaggio e alla Formazione Marco Scajola, il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai e il sindaco del Comune di Cicagna Marco Limoncini.
«Per promuovere e tutelare con progetti di sviluppo che adeguino la qualità dei servizi essenziali di una più ampia fetta di territorio, siamo riusciti, con i criteri dettati da Roma, a non lasciare indietro nessun comune ligure meritevole del riconoscimento di area interna. Ed è stato così possibile portare a compimento un lungo iter, che ha consentito anche alla Val Fontanabuona di rientrare nella Strategia Nazionale Aree Interne (Snai) e promuovere azioni utili a garantire lo sviluppo locale e il rafforzamento di servizi essenziali di cittadinanza attraverso risorse ordinarie e a valere sui fondi Fesr, Fse e Feasr – spiega l’assessore allo Sviluppo economico e referente regionale della strategia aree interne Alessio Piana – L’incontro odierno a Cicagna è stato un importante momento di ‘restituzione’ della strategia che, grazie agli incontri effettuati sul territorio, ci permetterà di proporre un’azione rispondente alle esigenze degli 11 comuni aderenti. La sottoscrizione del protocollo, finalizzato all’attivazione dei 4 milioni previsti dalla strategia nazionale a cui si aggiungeranno quelli messi a disposizione da Regione Liguria, arriverà plausibilmente dopo Pasqua. Opportunità importanti per lo sviluppo del territorio che, per quanto riguarda lo sviluppo economico– aggiunge l’assessore Piana -, ci vedranno protagonisti con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro a valere sui fondi Fesr».
«Questa strategia concreta e basata sulle reali necessità del territorio ci permette di finalizzare attentamente le risorse – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, allo Sviluppo dell’Entroterra, all’Associazionismo comunale e al Marketing territoriale Alessandro Piana – puntando sempre di più sul ripopolamento e su uno sviluppo sostenibile del nostro entroterra, riconoscendogli un valore inestimabile e la capacità di fare la differenza. Il contributo complessivo dei programmi finanziati è di circa 4 milioni per area interna. Il Csr Feasr per gli investimenti pubblici a sostegno delle attività agro-forestali e complementari, compreso il turismo rurale, ha risorse importanti: sino a 2 milioni per ogni area. Tra l’altro il Csr Feasr, a differenza degli altri programmi, può intervenire con le forme abituali: bandi dedicati, riserva di fondi all’interno dei bandi ordinari, progetti di cooperazione, quindi con burocrazia semplice ed accessibile. Ecco perché è importante l’attività di condivisione e di formazione per incidere positivamente e con crescente tempestività sui fabbisogni specifici delle aree interne».
«Le aree interne e, in generale, l’entroterra sono un patrimonio da valorizzare sempre di più della nostra regione – dichiara l’assessore regionale al Paesaggio e alla Formazione Marco Scajola – Con l’incontro di oggi, così come avvenuto nella zona imperiese, puntiamo a estendere il protocollo d’intesa firmato con altri quattro territori liguri anche a quello della Val Fontanabuona compiendo un passo fondamentale nell’attuazione di strategie comuni a beneficio delle persone che qui risiedono. Attraverso il Fondo sociale europeo abbiamo a disposizione risorse economiche senza precedenti e siamo pronti a riservare particolare attenzione, attraverso premialità, alle aree interne. Vogliamo creare un sistema virtuoso che coinvolga Regione Liguria e gli 11 Comuni di questa zona interessata portando a compimento progetti in materia di formazione, lavoro, assistenza sociosanitaria, ma anche ottenimento di patenti e altro. In generale le politiche regionali sono, ormai da anni, rivolte verso l’entroterra. A testimonianza di ciò, dal 2021 a oggi, attraverso il Programma regionale di rigenerazione urbana nel solo entroterra genovese abbiamo finanziato circa 25 interventi portando sul territorio lavori per oltre 4,6 milioni di euro».