“Siamo soddisfatti dell’approvazione degli emendamenti, di cui uno a mia prima firma, che proroga il sostegno ai lavoratori portuali in caso di minore giornate di lavoro (ex articolo 199). Un risultato che va incontro alle richieste delle compagnie e delle società che operano nell’ambito portuale per compensare la situazione di crisi, iniziata con la pandemia e che continua ancora oggi con la Guerra in Ucraina e la crisi nel Mar Rosso. Un passo importante che evita il rischio di una crisi occupazionale che avrebbe colpito centinaia di lavoratori”.
Così la deputata e vicecapogruppo Pd alla camera Valentina Ghio, prima firmataria dell’emendamento dopo l’approvazione di ieri sera alla Camera.
“L’ex articolo 99 prevedeva per gli articoli 17, fornitori di lavoro flessibile a chiamata da parte degli art.16 e Art.18, 90 euro per ogni giornata in meno di lavoro – spiega Ghio -. L’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe che stanzia due milioni di euro a questa voce, nel mio emendamento ne avevo chiesto tre, è un passo significativo nella direzione giusta, anche se siamo consapevoli che non è una misura sufficiente e non può essere l’unica”.
“Occorre fronteggiare a tutto tondo gli effetti della crisi del Mar Rosso che sta investendo i nostri porti – aggiunge -, mettendo in atto misure a vari livelli, passando anche dall’inserimento del lavoro portuale operativo tra i lavori usuranti per assicurare una maggiore sicurezza sul lavoro e maggiori tutele e dall’accoglimento delle richieste del cluster portuale nel percorso di rinnovo del contratto nazionale”.
Il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi commenta in una nota: “Con l’approvazione degli emendamenti a sostegno del lavoro portuale il Mit conferma la proroga dei fondi ex articolo 199. Un risultato indispensabile per venire incontro alle minori giornate di lavoro a causa della guerra in Ucraina e della crisi nel Mar Rosso. Il senso di responsabilità ha prevalso nei confronti delle difficoltà delle compagnie e società portuali, un passo avanti per evitare crisi occupazionali. Un’altra promessa mantenuta”.