“Manteniamo vive l’opera e la biblioteca di Pippo Marcenaro”. È questo l’accorato appello lanciato da Gabriele Locatelli, responsabile del servizio archivi della cooperativa Caeb (Coop archivistica e bibliotecaria) di Milano, in occasione della celebrazione laica del funerale di Giuseppe “Pippo” Marcenaro, giornalista, scrittore, saggista, curatore genovese, recentemente scomparso all’età di 81 anni. La cerimonia si è tenuta stamani al tempio laico del cimitero monumentale di Staglieno. Alla Caeb sono stati affidati gli oltre trentamila volumi, le collezioni fotografiche, gli scritti e la corrispondenza dell’intellettuale genovese.
Piero Boragina, amico e collaboratore di sempre, ha accolto gli altri numerosissimi amici, stretti intorno al feretro per porgere un ultimo saluto a Marcenaro. Tra i molti convenuti amministratori della Genova di ieri, come l’ex senatrice Roberta Pinotti, l’ex vice sindaco Alberto Ghio, l’ex assessore (e attuale consulente della giunta Bucci) Arcangelo Merella; molti i nomi noti del panorama culturale, come Mario Bozzi Sentieri, ex presidente della Fondazione Palazzo Ducale, lo scrittore e traduttore Silvio Ferrari, i giornalisti Alessandro Cassinis, già direttore de Il Secolo XIX, Elio Felice, il critico d’arte Luciano Caprile, il fotografo Pillola. E poi Mercedes Bo, fondatrice di Aied, e Sarah Zotti, vice presidente di Ance.
In molti hanno letto pubblicamente un brano tratto dalle opere di Giuseppe Marcenaro, spaziando dalle prime raccolte poetiche risalenti agli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, per giungere agli ultimi scritti.
Un lungo applauso ha accompagnato il feretro mentre gli operatori di Asef del Comune di Genova lo accompagnavano al tempio crematorio. Piero Boragina ha salutato i convenuti annunciando che un’opera postuma sarà pubblicata tra circa un mese.