L’Isola Gallinara si rilancia con un progetto di turismo “outdoor”, esperienziale e sostenibile, finanziato dall’Unione europea e studiato dall’Università di Genova. Lo riporta l’Agenzia Dire.
Si parte con una prima fase sperimentale, già dalla prossima estate, che consisterà nella realizzazione di una piscina naturale per finalità turistico-sportive, attraverso la delimitazione con boe dello specchio di mare tra l’isola stessa e la terraferma.
«Oggi prende il via il progetto di valorizzazione dell’isola Gallinara e della costa del ponente savonese antistante, che è un sito straordinario, sia dal punto di vista culturale che naturale − commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti − il nostro obiettivo è sviluppare il potenziale di quest’isola, condividendo con tutti gli stakeholder pubblici e privati nuove forme di turismo esperienziale e sostenibile legate al mare, nel pieno rispetto della natura, risorsa unica che costituisce uno dei fattori di attrattività più rilevanti per l’intera Liguria».
Secondo il governatore, questo progetto consente anche di superare «la classica dicotomia tra crescita e sviluppo, da un lato, e difesa dell’ambiente e recupero del territorio, dall’altro». Il vicepresidente e assessore al Marketing territoriale, Alessandro Piana, sottolinea che «l’intento è quello di valorizzare il capitale di biodiversità di questi luoghi in modo duraturo, abbracciando una strategia di marketing territoriale capace di attrarre ulteriori visitatori sensibili alle nostre bellezze paesaggistiche e all’ambiente».
Il progetto di valorizzazione è stato presentato dalla Regione Liguria a fine marzo 2023 e le attività previste sono state affidate all’Università di Genova dalla Direzione generale Reform della Commissione europea, che si occupa di sostenere le riforme degli Stati membri. Il progetto, realizzato in collaborazione con il ministero della Cultura, il Comune di Albenga, l’Anci e i Comuni limitrofi, la Capitaneria di Porto, rappresenterà un caso di studio il cui esito potrebbe essere replicato in altri contesti europei e nazionali in chiave di valorizzazione territoriale. Oltre al rilancio turistico, sono anche a disposizione tre milioni finanziati dal governo e gestiti dalla Soprintendenza per il ripristino delle utenze (luce e acqua) sull’isola, con l’obiettivo di realizzare un polo museale di archeologia subacquea visitabile da cittadini e turisti, e altri 100.000 euro per due progetti di tutela finanziati con il Psr. «Siamo onorati che l’Università di Genova sia stata selezionata come partner attuativo di un progetto, complesso e ambizioso, di elevata rilevanza per il nostro territorio − afferma il rettore Federico Delfino − quando il progetto finirà, nell’ottobre del 2025, avremo costruito un nuovo modo di concepire lo sviluppo del turismo nei territori per disegnare un futuro che porti ricchezza, ma sia anche rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali».