Per l’ex Ilva sembra sempre meno probabile il divorzio consensuale Tra il Governo e il socio privato Arcelor Mittal mentre si fa largo la soluzione dell’amministrazione straordinaria.
Ieri sera è il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che “rafforza alcune misure già presenti nell’ordinamento, a tutela della continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, fra cui l’ex Ilva, e prevede garanzie di cassa integrazione straordinaria durante l’eventuale amministrazione straordinaria. Vengono esclusi dalla cassa integrazione i lavoratori impegnati nella sicurezza e nella manutenzione degli impianti, per consentire che restino operativi. Rimangono ferme le disposizioni, già inserite nell’ordinamento, a tutela delle piccole e medie imprese creditrici”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Secondo quanto riferito dall’Ansa, ArcelorMittal sarebbe disponibile a cedere le proprie quote a Invitalia, restando in Acciaierie d’Italia come socio di minoranza; tuttavia avrebbe rifiutato di partecipare a futuri aumenti di capitale e avrebbe proposto 200 milioni di euro per l’acquisto degli asset.
L’incontro con i sindacati è fissato per domani, giovedì 18 gennaio, alle 15, “per proseguire il confronto avviato da tempo sul futuro dell’acciaio in Italia”.