Il Consiglio regionale della Liguria sostiene la nazionalizzazione di Acciaierie d’Italia chiedendo il pieno controllo pubblico dell’azienda, con l’ingresso di Invitalia nella maggioranza del capitale sociale: approvato l’ordine del giorno sottoscritto all’unanimità da tutti i gruppi consigliari.
“Credo che dopo la rinuncia di ieri da parte di Mittal a partecipare all’aumento di capitale sia necessario che il Governo faccia un passo avanti, con un piano che sia di breve, di medio e di lungo periodo”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a margine del Consiglio regionale.
“La riconduzione sotto la responsabilità diretta del pubblico di quella fabbrica per un periodo di tempo sufficientemente lungo a realizzare un piano industriale e sufficiente per trovare un nuovo partner che affianchi il pubblico nella gestione mi sembra la via principale, forse ormai la via obbligata da seguire – ha aggiunto Toti -. Mi auguro ovviamente che si faccia in fretta: nessuna nostalgia delle partecipazioni statali, ma non vorremmo che di fronte al rifiuto di Mittal si buttasse, come si dice, il bambino con l’acqua sporca”.
“Credo – ha concluso – che ci siano partner industriali in grado di affiancare lo Stato in quell’attività, che l’Italia non debba rinunciare all’acciaio e che lo Stato possa traghettare, lo ha già fatto in altri periodi e con altri Governi, questa fabbrica a una soluzione speriamo definitiva dei suoi problemi”.
“La situazione è di estrema gravità, dopo il disimpegno dell’azionista di maggioranza Arcelor Mittal a investire nell’azienda. Una scelta irresponsabile, giunta dopo mesi in cui il contesto è degradato e si è perso tempo. Ora il Governo non può più perdere tempo e deve attivare un forte intervento pubblico, da troppo rinviato. Per questo abbiamo sollecitato la richiesta che tutto il Consiglio regionale si esprimesse per chiedere al Governo di mettere in campo tutte le iniziative di intervento pubblico necessarie, comprese l’ipotesi di nazionalizzazione e il passaggio in maggioranza di Invitalia nel capitale sociale di Acciaierie d’Italia. É l’unica strada, come sosteniamo da mesi, per garantire la salvaguardia occupazionale diretta e dell’indotto, la sicurezza degli impianti e dei lavoratori, gli investimenti ambientali e produttivi per salvare l’azienda e il rilancio della siderurgia, strategica per l’economia del Paese”, così il capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria Luca Garibaldi dopo l’approvazione in aula dell’Ordine del giorno su Acciaierie d’Italia sottoscritto da tutti i gruppi.