Questa mattina il consigliere regionale e vicepresidente della Commissione II Salute Gianni Pastorino ha svolto un sopralluogo nei tre pronto soccorso dell’area metropolitana genovese (Villa Scassi, Galliera e San Martino) per fare il punto della situazione.
«Nonostante il visibile e straordinario impegno di medici, infermieri, tecnici e oss emergono tutte le carenze del sistema sanitario ligure − dice Pastorino − il personale è sotto organico, è affaticato e, in alcuni casi, subisce richiami dalle direzione quando fanno più ore del dovuto, naturalmente per motivi di assistenza».
I dati di oggi diffusi da Pastorino: al Galliera 84 persone prese in carico nel pronto soccorso e 20 in attesa; al Villa Scassi 97 persone prese in carico e 15 in attesa; al San Martino 115 prese in carico e 17 in attesa.
Dal 22 al 26 dicembre nel pronto soccorso di Sampierdarena si sono registrati 435 accessi.
«Situazioni complesse in tutti i siti ospedalieri − aggiunge Pastorino − e, nonostante nuovi spazi messi a disposizione al Villa Scassi, ad esempio, due sale del triage sono utilizzate per ospitare le barelle. Al Galliera invece, ancora una volta si vedono le file di ambulanze fuori dal pronto soccorso che, non avendo la riconsegna delle barelle, mettono in crisi anche il sistema del trasporto sanitario. Al San Martino la situazione è al limite con quasi 120 persone in attesa al pronto soccorso, tutti numeri che tenderanno a salire a detta degli operatori sanitari. Caratteristica di tutti gli ospedali che abbiamo visto è la difficoltà di dimissione a fronte di arrivi di persone che devono essere successivamente ricoverate. Sarà difficile dire che il sistema presentato in pompa magna da Gratarola e Toti ha funzionato. La verità è che la sanità territoriale è sparita. Ne è dimostrazione i turni scoperti di guardia medica in questi giorni di festività».
Nella giornata del 25 dicembre, rimarca Pastorino, i poli di guardia medica scoperti erano a Bargagli, Campoligure, Cogoleto, Galliera, Nervi, Pontedecimo, Recco, Ronco Scrivia, Rovegno, Sampierdarena, Sestri, Struppa. Rimanevano coperti solo Busalla, Celesia, San Martino e Voltri. Il 26 dicembre invece erano scoperti San Fruttuoso, San Martino, Bargagli, Torriglia, Sampierdarena, Celesia, Cogoleto e Voltri.
«Appare del tutto evidente che la sanità ligure ha bisogno di ben altro − sostiene Pastorino − alcune situazioni ampiamente prevedibili meritavano maggiore attenzione da parte dell’assessore Gratarola. Toti dovrebbe vedere in prima persona lo sforzo che stanno facendo i nostri operatori sanitari. Probabilmente non mi risponderà mai il presidente e lascerà parlare i direttori generali delle varie Asl come avvenuto l’ultima volta che ho criticato pubblicamente un sistema che fa acqua da tutte le parti e che si regge solo dallo sforzo dei sanitari».
Questa la replica dell’assessore Gratarola: «Lo sforzo che il nostro personale sanitario compie tutti i giorni credo di conoscerlo bene e proprio per questo sto lavorando perché la situazione migliori in un quadro generale di difficoltà a livello nazionale. In questo senso già nel ponte dell’Immacolata e anche per queste festività natalizie abbiamo varato con buoni risultati i Flu Point».
Gratarola sottolinea: «Non possiamo certo impedire alle persone di recarsi nei pronto soccorso, ma possiamo mettere in campo azioni per scongiurare questo fenomeno in caso di patologie di bassa complessità In questo senso l’efficacia dei Flu Point è tutta nei numeri espressi in questo lungo ponte natalizio e ancor prima nel ponte dell’Immacolata. A titolo esemplificativo cito un dato: tra il 23 e il 26 dicembre nel solo territorio della Asl 3 si sono rivolti a questi presidi con i medici di medicina generale, all’ambulatorio dell’ospedale Gallino e all’ambulatorio del mal di denti della Fiumara ben 486 pazienti. In area genovese dunque con questi strumenti abbiamo evitato che quasi 500 persone affollassero i pronto soccorso. Ma le nostre azioni di sistema si muovono anche in altre direzioni. Abbiamo lavorato e tutt’ora stiamo lavorando sulla revisione del processo delle dimissioni protette che ci vede impegnati costantemente per allegerire la pressione sugli ospedali e al contempo dare appropriatezza assistenziale ai pazienti. La sanità territoriale fa sforzi straordinari, ma la mancanza di personale è problema da risolvere a livello nazionale e, come è noto, anche questa amministrazione si è attivata in questa direzione».