L’Università di Genova-Polo di Savona, Confindustria Liguria e Ticass scrl (soggetto gestore del Polo Regionale Eass – Energia, Ambiente, Sviluppo Sostenibile), con un gruppo di aziende del settore energia, tra le quali Agn Energia, Axpo, Duferco Energia, Erg, Fichtner, Iren, Tirreno Power, hanno presentato oggi nella sede di Confindustria Genova il progetto “Energia per i giovani”, mirato alla creazione di un modello sperimentale di “accompagnamento” degli studenti universitari liguri verso le eccellenze industriali nel campo energetico.
Il Progetto – predisposto da Ticass/Eass – prende avvio dalla Scuola Politecnica, presso il Campus universitario di Savona, con il Corso di Laurea in Ingegneria dell’Energia e con il Corso di Laurea Magistrale in Energy Engineering e si propone, nell’arco di due anni, di favorire il matching tra i fabbisogni professionali specifici delle imprese e i contenuti formativi dei corsi di studio, in modo da finalizzare sia lo svolgimento di tirocini o tesi di laurea, sia il finanziamento di borse per dottorati di ricerca industriali, con l’obiettivo di fornire agli studenti un bagaglio di conoscenze spendibili nel mercato del lavoro e incoraggiare la loro permanenza professionale sul territorio ligure.
Un “tavolo di indirizzo” avrà il compito di coordinare le diverse iniziative a supporto del dialogo tra le imprese partner e i docenti dei corsi di laurea coinvolti: attività di comunicazione, organizzazione di visite aziendali, contatto azienda/studente per stage, tirocini e inserimento professionale, incontri tematici specifici dedicati all’orientamento dei giovani nella scelta di un percorso di studi e nella valutazione di opportunità di carriera in ambito energetico ecc. L’implementazione e il monitoraggio di tali attività consentiranno di verificare puntualmente i fabbisogni delle imprese in termini occupazionali e di supporto alla ricerca.
Dichiara Federico Delfino, rettore dell’Università di Genova: «Questo è una bella collaborazione tra il mondo delle imprese e il Ticass, una collaborazione volta a promuovere il territorio, le sue eccellenze, comprese quelle industriali, imprenditoriali, in un particolare ambito, quello energetico. Noi, in pratica, vogliamo declinare delle azioni concrete per andare a definire i profili professionali corretti, e quindi le necessarie azioni formative in ambito energetico. C’è una stagione di grande trasformazione legata alla transizione ecologica, ci sono esigenze di contaminazione delle discipline energetiche, penso al tema della digitalizzazione, dell’automazione, dell’intelligenza artificiale, l’Università può recepire le istanze delle imprese, inserirle nei percorsi di studio e quindi offrire un servizio migliore. L’obiettivo finale è quello di avere una ricaduta di lavoro, di occupazione, di percorsi di crescita per i nostri giovani anche nella nostra regione. Nel settore energetico – precisa Delfino – c’è già un buon portafoglio di corsi, dalle lauree triennali alle magistrali ai master, che sviluppiamo ovviamente in stretto contatto, anche perché ce lo chiede il ministero, con gli stake holder territoriali, le istituzioni e il mondo produttivo che acquisisce i nostri laureati. Con questo progetto pensiamo di andare a definire meglio i percorsi, inserire nuove competenze, e fare con le aziende un’attività continua di monitoraggio per aggiornare costantemente la nostra attività rispetto alle loro esigenze. E poiché alcuni percorsi sono in inglese possiamo essere attrattivi anche verso studenti internazionali. Già oggi lo siamo, possiamo diventarlo di più».
«Con questo progetto – spiega Elisabetta Arato, presidente del Ticass – rendiamo più agile il rapporto, già consolidato, con Confindustria Liguria, le aziende, in partcoilare quelle dell’energia, e l’Università di Genova. Abbiamo proposto alle aziende questo progetto, per il quale pensiamo di prevedere una persona dedicata, un sito dedicato e una situazione di allert per gli studenti che possono essere in più stretta comunicazione con il settore energetico. Si rivolge, Si tratta di un progetto pilota dell’Università di Genova che si rivolge al Polo di Savona, alle lauree in energia, sia triennale sia magistrale, che dovrebbero contare su 100 – 150 studenti. Obiettivo, creare un matching tra aziende e università. Le professioni legate all’energia sono molto richieste e questo è importante per il territorio ligure, nel senso che le aziende, a livello italiano ed europeo, richiedono più ingegneri di quanti ce ne siano sul mercato. In particolare in Liguria nell’energia c’è la necessità di trovare ingegneri, spesso le aziende si sono rivolte al Ticass e non ne troviamo sul terriorio ligure, al massimo troviamo studenti che vengono dal Piemonte, dalla Lombardia e poi appena hanno l’occasione rientrano a casa. Bisogna quindi incentivare e fare conoscere meglio i corsi di laurea in ingegneria energetica».
Secondo il presidente di Confindustria Liguria, Giovanni Mondini, si tratta di «Una bellissima idea, come Confindustria abbiamo dato subito il nostro supporto, sapendo che avremmo potuto coinvolgere delle società e sappiamo come in Liguria ci siano tantissime società che operano in campo energetico, anche molto importanti, una bellissima filiera e un’eccellenza come il campus di Savona. Questi dimostra che le cose si fanno in questa regione, in maniera molto semplice, ci si parla, si comunica, e quando c’è la possibilità di fare si fa, a volte ci schiantiamo contro dei vincoli burocratici, comunque non è vero che in questa città e in questa regione non si comunica. Al progetto hanno aderito anche big nazionali che hanno i loro head quarte a Genova, magari non hanno qui gli asset perché la morfologia del territorio in certi casi non lo consente. Teniamo presente che l’adesione è ancora in fase di apertura e sono convinto che verrà ancora qualcun altro. Tra l’altro alcune aziende che hanno aderito sono concorrenti tra loro e il fatto che si uniscano in questo consorzio è una bellissima cosa».