Fino al 28 marzo 2024 le piccole e medie imprese hanno l’opportunità di partecipare al bando per la Certificazione di parità di genere, presentando la domanda sul sito restart.infocamere.it. Le pmi possono accedere a contributi finalizzati a sostenere servizi di assistenza tecnica e accompagnamento.
Possono beneficiare delle agevolazioni le micro e piccole imprese, con sede legale e operativa in Italia, iscritte al Registro delle imprese.
Le linee di intervento previste sono due:
- per l’assistenza tecnica e accompagnamento è prevista l’assegnazione di un contributo per ciascuna impresa fino a 2.500 euro sotto forma di servizi (supporto all’utilizzo dei tools informativi, azioni di affiancamento erogate da esperti appositamente selezionati per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici e per la pre-verifica della conformità del sistema di gestione). Tali servizi sono finalizzati a trasferire alle imprese beneficiarie competenze specialistiche e strategiche per la certificazione della parità di genere;
- per il rilascio della certificazione (Uni/PdR 125:2022) è prevista l’assegnazione di contributi fino a 12.500 euro per impresa, in relazione alla dimensione, sotto forma di servizi di certificazione della parità di genere erogati dagli Organismi di certificazione iscritti nell’apposito elenco.
Per accedere ai contributi, le imprese devono effettuare un pre-screening di autovalutazione dimostrando un adeguato grado di maturità sui temi relativi alla parità di genere. È inoltre richiesta la presentazione di un preventivo formulato da un Organismo di certificazione presente nell’elenco degli Organismi aderenti.
I contributi verranno assegnati mediante una procedura valutativa a sportello, seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, a partire dalle ore 10.00 del 6 dicembre 2023 fino alle ore 16.00 del 28 marzo 2024, salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili.
L’iniziativa, che dispone complessivamente di 10 milioni di euro, di cui 8 destinati alle imprese, ha come obiettivo primario quello di incentivare l’adozione di politiche idonee a ridurre il divario di genere. Tale misura è in linea con la Strategia nazionale per la Parità di genere e mira a far salire l’Italia nella classifica dell’Indice sull’Uguaglianza di Genere dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) entro il 2026. Al momento, l’Italia si trova al 13º posto nella classifica degli Stati membri dell’Unione europea.