Il campionato mondiale è nato nel 2007 ed è giunto alla sua X edizione. In 17 anni è riuscito ad affermarsi in tutto il mondo attraverso eventi e comunicazione, ha disegnato il perimetro di “cosa è o non è pesto genovese” (la ricetta ufficiale del campionato é diventata il modello di riferimento a livello globale), ha contribuito ad una maggiore consapevolezza dei consumatori e quindi alla affermazione delle Dop liguri e infine ha causato un “effetto grilletto” riuscendo a dare voce e immagine all’intero territorio ligure e alle sue eccellenze.
Il pesto è una salsa sempre più alla moda e sempre più diffusa. Nei condimenti della pasta già da qualche anno ha conquistato la leadership nella comunicazione internazionale (stimata al +7% rispetto ad altre salse a base di pomodoro) e il mercato è diventato più ricco, ma anche invaso da “non-pesti”, dalle basse qualità e da un “rumore informativo” che rischia di offuscare le sue origini liguri (negli ultimi tre mesi se ne è parlato per il 45% nel Nord America, 27% in Europa – di cui Italia 16% – e 28% nel resto del mondo).
Così il campionato del 23 marzo 2024 sarà la festa che è sempre stata ma anche la riconferma del suo presidio di identità culturale ed economica cui punta la Camera di Commercio e l’occasione di guardare al futuro (Igp, sostenibilità, marketing). Con la X finalissima ci lasciamo definitivamente alle spalle il periodo buio della pandemia e dei campionati “digitali”. In questa edizione siamo stati accompagnati dal buon vento dell’Ocean Race che il Campionato ha seguito in 6 delle sue tappe al seguito del Comune di Genova. Con esse il totale delle eliminatorie (che consentono ai vincitori di partecipare di diritto alla finalissima di Genova) raggiungeranno il numero di 25, da Genova ad Alicante, da Mignanego a Milano a Niamey nel Niger, da Cape Town in Sud Africa a Cornigliano a Padova a Recco e Rapallo, da Bolzaneto a Londra New York e Miami per citarne alcune.
Il copione è quello consolidato: in 100 si sfidano al mattino e in 10 nel pomeriggio per la superfinalissima che eleggerà il campione del mondo di turno (le iscrizioni saranno aperte a inizio 2024), 30 come sempre i giudici, giornalisti, esperti e opinion leader del settore. Le attività collaterali sono confermate con il campionato dei bambini, l’esposizione delle Dop liguri nel Salone del Minor Consiglio, la settimana dei ristoratori che avranno l’occasione di proporre ricette con l’uso del pesto oltre al condimento della pasta (fenomeno che si sta diffondendo in tutto il mondo), l’incontro nella “sala della trasparenza” della Regione in piazza De Ferrari su Igp, sostenibilità e marketing internazionale, e tutte le altre iniziative grandi e piccole (visita all’orto botanico, corsi di Pesto al mortaio “last minute”, una esposizione di pesti “diversi”, la mostra dei mortai antichi, il consuetudinario annullo postale, la visita guidata del Centro storico e delle botteghe artigiane). Ancora il “Pesto Party” organizzato da Genova Gourmet chiuderà in bellezza e bontà la finalissima del prossimo 23 marzo.
«Dieci edizioni sono un traguardo importante, per un’iniziativa nata dall’intuizione di un gruppo di amici e cresciuta nel tempo, fino a diventare un marchio della Camera di Commercio di Genova e una bandiera per le tante iniziative di promozione del territorio genovese promosse dalle istituzioni, soprattutto all’estero. Il 2023 ha segnato più di ogni altro anno l’internazionalizzazione del campionato, ora sta a noi il compito di mantenere alta l’attenzione fuori dai confini senza perdere di vista il nostro primo obiettivo, che è quello di far comprendere al pubblico il valore dell’origine degli ingredienti, della qualità del prodotto e della preparazione al mortaio. In altre parole, il legame indissolubile fra il pesto, Genova e la Liguria», commenta Luigi Attanasio, presidente Camera di Commercio di Genova.
«La X edizione è un traguardo che abbiamo perseguito con determinazione fin dalla prima edizione del 2007. Una formula per l’epoca assolutamente innovativa, che utilizzava il Pesto come elemento di comunicazione internazionale per valorizzare il nostro territorio, e un incoraggiamento a recuperare le nostre tradizioni per poter competere sui mercati internazionali nell’ottica del “think local, act global”. Il Pesto è oggi a tutti gli effetti un valido ambasciatore di Genova e il Campionato con il suo stile, le sue dinamiche che coinvolgono insieme i quartieri di Genova e le grandi capitali internazionali, l’attenzione sempre rivolta al futuro, la capacità di generare entusiasmo e allegria, ha saputo conquistare persone e media grandi e piccoli di tutto il mondo, a beneficio della nostra immagine e della nostra economia agroalimentare e turistica», dichiara Roberto Panizza, presidente dell’Associazione Culturale Palatifini e direttore della manifestazione.