Il primo trapianto di rene da donatore vivente con tecnica robotica in Liguria, i trapianti pediatrici condivisi con le equipe dell’Istituto Gaslini, la nomina del prof. Alessandro Bonsignore come nuovo coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Liguria, gli oltre 60 trapianti di rene l’anno in una struttura ripartita circa un anno e mezzo fa, complice la mano e l’organizzazione del dottor Enzo Andorno, direttore dell’Unità Operativa Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti d’Organo del nostro Policlinico. Risultati e successi meritevoli di un incontro ad hoc, presso il Centro Congressi Cba del San Martino, per tracciare un bilancio dell’attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti in Liguria, nei giorni in cui il San Martino e Genova ospitano la prestigiosa riunione tecnico-scientifica del NITp 2023 – Nord Italia Transplant, la prima organizzazione di coordinamento del prelievo e trapianto di organi e tessuti del territorio nazionale.
A promuovere l’iniziativa il direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino, Marco Damonte Prioli, su proposta dal già citato professor Bonsignore e con il supporto del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’Assessore Regionale alla Sanità, Angelo Gratarola, particolarmente sensibili al tema trapianti: «Il Policlinico San Martino si conferma un fiore all’occhiello della sanità ligure, in grado di svolgere un ruolo di primo piano nel panorama nazionale nel campo dei trapianti – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Le ultime frontiere del settore illustrate nel convegno di oggi, dall’uso di tecnologie robotiche al sempre più capillare ed efficiente coordinamento del sistema di prelievi e trapianti, parlano di passi da gigante nel campo della medicina del trapianto: un futuro nel quale le strutture ospedaliere e i professionisti liguri sono in grado di svolgere un ruolo da protagonisti. L’obiettivo per il prossimo anno è quello di avviare al San Martino, dove già opera una straordinaria equipe cardiologica, anche i trapianti di cuore, in modo da dare una risposta completa alle patologie cardiache».
«Aver fortemente voluto come Regione Liguria la riunione tecnico scientifica NITp 2023 va nel solco della necessità di aumentare in maniera importante la donazione – afferma l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – La nostra regione deve crescere dagli attuali 13 donatori per milione di abitanti e superare i 40, quota già raggiunta da altre regioni italiane e nelle potenzialità della Liguria. È evidente che la pandemia Covid non ha favorito certamente questo percorso, ma oggi, a distanza di tre anni, è necessario mettere in atto tutte le strategie possibili per superare le opposizioni alla donazione. L’ottimale approccio clinico alla cura del paziente che poi evolve nella morte cerebrale è senza dubbio un potente strumento nei confronti dei congiunti dubbiosi per arrivare all’assenso alla donazione. Accanto a questo vanno portate avanti altri percorsi come l’assenso alla donazione sulla carta di identità e le campagne di sensibilizzazione. Dal punto di vista sanitario il Centro Trapianti del San Martino, che ha riaperto da qualche anno il programma trapianti di fegato, ritengo sia maturo per aggiungere un ulteriore tassello: entro la fine del 2024 può arrivare al trapianto di cuore. Un grande ringraziamento va a Andrea Gianelli Castiglione, già coordinatore del centro regionale trapianti, con cui ho avuto il privilegio di lavorare per anni in questo settore e al suo successore Alessandro Bonsignore che è già ampiamente inserito in questo settore e che sta mettendo le basi per l’ulteriore crescita del centro».
«Dalla riapertura del nostro centro trapianti – sottolinea il direttore generale del San Martino Marco Damonte Prioli – fortemente voluta dal mio predecessore Salvatore Giuffrida, che mi piace ricordare in una circostanza simile e simbolica come questa, il San Martino è riuscito ad inanellare una serie di interventi con pochi eguali in Italia. Noi siamo orgogliosi di poter contare su un team così competitivo a livello nazionale quale quello diretto dal dottor Andorno e a testimoniare il valore della sua attività è stata la qualità della platea che ha marcato presenza qui al NITp 2023».
Tra i tanti, prima fila, anche Tullia Maria De Feo, coordinatrice Trapianti dell’Ospedale Maggiore di Milano, a capo del NITp, e Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti.
Per il prof. Bonsignore la soddisfazione di aver realizzato un progetto cui teneva molto l’amico e suo predecessore Andrea Gianelli Castiglione: «Abbiamo molte sfide all’orizzonte e le affronteremo con determinazione per far sì che la Liguria rivesta sempre più un ruolo di primo piano nel panorama nazionale dei trapianti. A margine del NITp avremo, altresì, modo di confrontarci con tutti i Coordinamenti locali della Liguria. Sono certo che vi siano i presupposti per fare bene e mettere tutto il personale, composto da chirurghi, anestesisti, clinici e infermieri, nelle condizioni di operare al meglio nell’interesse dei pazienti in attesa di trapianto».