La Borsa di Milano ha aperto in calo. Il primo Ftse Mib cede lo 0,17% a 29.503 punti. Mps inizialmente non è riuscita a fare prezzo dopo che il Tesoro è sceso dal 64,2% al 39,2% del capitale cedendo sul mercato, con una procedura accelerata, il 25% per 920 milioni. Il titolo entra nelle contrattazioni e perde il 3,84%. In calo anche Banco Bpm (-2,03%) e Unicredit (-1,65%). A guidare i guadagni è Nexi (+0,72%).
Le Borse europee partono deboli. Parigi cede lo 0,22% con il Cac 40 a quota 7.231 punti. Francoforte è piatta a +0,06% con il Dax a quota 15.911 punti. Londra cede lo 0,1% con il Ftse 100 a 7.488 punti.
Borse asiatiche deboli con Tokyo che chiude poco variata (-0,1%) con gli acquisti sui tecnologici che non mitigano le vendite sul settore automobilistico.
Oggi sotto la lente degli investitori il parere della Commissione Europea sui Documenti Programmatici di Bilancio. Sulla base delle nuove proiezioni pubblicate nelle ‘Autumn 2023 Economic Forecast’, diversi Paesi, tra cui Francia, Italia, Spagna e Belgio, sono a rischio di procedura per deficit eccessivo in quanto, secondo la Commissione, manterranno un deficit superiore al 3% sino al 2025. In serata i verbali della Fed della riunione del primo novembre e un intervento della presidente della Bce Christine Lagarde.
Prezzo del petrolio in calo questa mattina sui mercati delle materie prime: il Wti con consegna a gennaio 2024 passa di mano a 77,26 dollari al barile con un calo dello 0,73% mentre il Brent sempre con consegna a gennaio è scambiato a 81,73 dollari con una riduzione dello 0,72%.
Nei cambi euro in lieve aumento sul dollaro: è scambiato a 1,0960 dollari con un aumento dello 0,18%. L’euro arretra sullo yen a 161,8200 (-0,31%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è sostanzialmente stabile a 172 punti base (-0,08%). Il rendimento è a +4,29%.