A Genova si stima che ogni anno vengano buttate 10.000 tonnellate di cibo ancora perfettamente commestibile. Dei circa 25.000 pasti/giorno serviti nelle mense scolastiche, potrebbero essere fino a 1.000 i pasti giornalieri sprecati e il 35% del pane e della frutta.
Anche se lo spreco nella ristorazione scolastica resta una piccola parte di quello complessivo, la mensa scolastica diventa così un crocevia quotidiano, dove possiamo concretamente non solo riflettere, imparare ed educare, ma anche agire direttamente sulle filiere di produzione (cosa mangiamo, chi lo produce), sulla composizione dei menù (come mangiamo, come lavora chi prepara quel cibo per i nostri figli), sull’impatto ambientale che questa azione quotidiana e vitale ha sull’ambiente e sulla comunità (lotta allo spreco, uso responsabile delle risorse, recupero delle eccedenze).
Partendo da queste riflessioni, alcune associazioni genovesi hanno organizzato un convegno molto partecipato, cui ha presenziato anche l’Ufficio ristorazione del Comune di Genova e l’associazione nazionale Foodinsider, innanzitutto per informare e formare soprattutto i genitori sensibili e interessati a queste tematiche, in una giornata dove ascoltare l’intervento di autorevoli esperti su queste tematiche e iniziare a confrontarsi per individuare azioni concrete da mettere in atto fin da subito, presenti tutte le parti sociali: famiglie, insegnanti, istituzioni.
L’incontro è stato pensato quale formazione integrativa e propedeutica a quella prevista dal Comune per la figura del commissario mensa, un genitore o tutore che si candida volontariamente a integrare le azioni di controllo svolte da Comune e sanità pubblica per essere parte attiva del processo, segnalare criticità e spunti di miglioramento, proprio in questi giorni in cui sono aperte a Genova le candidature a questo ruolo per il biennio 2024-2025.
Parallelamente alle relazioni ed ai tavoli di confronto, si sono svolti dei laboratori per bambine e bambini sui temi dello spreco e dell’educazione alimentare a cura di Ricibo e tRiciclo – Bimbi a Basso Impatto in modo da permettere la partecipazione di tutte le famiglie.
All’evento hanno partecipato quasi una cinquantina tra genitori, insegnanti e cittadini.
Diversi gli spunti e le suggestioni emersi nel corso delle relazioni e del vivace dibattito che è seguito: aumentare i tempi di permanenza in mensa, favorendo un momento che non deve essere di pausa dalla didattica, ma sua parte attiva, permettendo ai bambini e alle bambine, tramite progetti mirati, di conoscere il cibo fin da come viene coltivato e lavorato per arrivare sulla tavola, con opportune attività di comunicazione che permettano di apprezzare gusti e sapori nuovi, ma anche di misurare lo spreco giornaliero e intervenire, ad esempio con il self service o il “doggybag”. Lavorare sulla (in)formazione delle famiglie, creando un’alleanza tra scuola e famiglia ma anche tra famiglie stesse: troppo spesso valori ed esigenze solo all’apparenza divergenti diventano un ostacolo al miglioramento del servizio, senza dimenticare che per tante bambine e bambini provenienti da situazioni di fragilità economica, il pasto a scuola può essere l’unico pasto davvero completo della giornata e che la gestione di 25.000 pasti giornalieri con oltre 4.500 pasti “speciali”, tra diete per specifiche patologie e altre per motivazioni eticoreligiose, non è di facile gestione.
La giornata è stata quindi solo il primo seme di un lavoro che le associazioni proponenti e i tanti intervenuti vogliono darsi da qui alla Green Food Week, che nel 2024 si terrà dal 5 al 9 febbraio, con l’obiettivo non solo di chiedere ai Comuni di rendere più sostenibili i loro menù almeno in una settimana, ma anche e soprattutto di sensibilizzare e informare le famiglie su quello che i loro figli mangiano in media per un terzo dei loro pasti.
Infine, un altro aspetto importante è legato al nascente tavolo tecnico del Comune sulle politiche del cibo avente tema “scuola ed educazione al consumo” che può tradurre in azioni concrete le proposte che nascono da questo gruppo di associazioni e commissari mensa. il Tavolo comunale è coordinato dal Centro educazione ambientale e partecipano l’Ufficio di ristorazione scolastica, le aziende di ristorazione e la Rete Ricibo.