Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato ieri sera lo stato di emergenza regionale per il maltempo che ha colpito il territorio nelle ultime tre settimane.
Lo ha annunciato lo stesso presidente della Regione a margine della conferenza stampa di presentazione del Festival Orientamenti. Lo riporta l’Agenzia Dire.
«Ho firmato lo stato di emergenza ieri sera al ritorno da Londra – afferma – stanzieremo domani in giunta 1,5 milioni per aiutare i sindaci nelle somme urgenze e, poi, chiederemo in via speditiva al governo di inserire la Liguria nello stato di emergenza nazionale nelle prossime settimane, fatta una prima stima dei danni, per poter provare a risarcire anche i privati, per quanto il governo potrà venirci incontro tenendo presente che la nostra è una delle regioni che è uscita meglio da questa gigantesca ondata di maltempo».
«Il nostro Dipartimento di Protezione civile − aggiunge − sta facendo il punto sui danni insieme ai Comuni: stimiamo circa 30 milioni di euro di danni al solo patrimonio pubblico, cui si aggiungeranno poi i danni subiti da privati cittadini e attività produttive».
Nello stanziamento dei fondi nazionali, sottolinea che si dovrà “tenere conto dei giganteschi danni subiti dalla piana d’Arno, dall’Emilia-Romagna, dal Veneto e dal Friuli. Apriremo al più presto l’interlocuzione con il governo, consci che la posizione della Liguria oggi fortunatamente non è quella delle regioni più colpite“.
«Ci sono sicuramente regioni che hanno avuto un computo dei danni assai superiore al nostro, sia per il pubblico che per il privato. Per fortuna, non registriamo danni improntati alle infrastrutture del territorio come avvenne nel 2018. Questo è anche segno dell’efficacia degli oltre 340 milioni di euro che da allora abbiamo investito nella difesa delle nostre coste», conclude il governatore ligure.
«In queste settimane abbiamo dovuto affrontare una serie quasi ininterrotta di allerte meteo e una grande mareggiata, che hanno richiesto un costante impegno degli operatori di Protezione civile e dei Coc comunali oltre a causare pesanti danni sia sulla costa che nell’entroterra, in particolare nel Levante – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone – Oltre all’iter per la dichiarazione di stato d’emergenza, nei prossimi giorni prenderà il via la valutazione delle richieste di risarcimento avanzate dai privati tramite i Comuni e di quelle dichiarate dalle attività commerciali tramite le Camere di Commercio. Possiamo dire che il territorio complessivamente ha retto e che il sistema di risposta alle emergenze ha funzionato, ma in questi giorni abbiamo comunque dovuto far fronte ad eventi dir poco complessi. Pensiamo ad esempio alle frane nell’entroterra, come quelle sulla statale 586 della Val d’Aveto a Rezzoaglio e a Borzonasca e sul passo della Scoglina, oltre alle innumerevoli segnalazioni di danni nei Comuni costieri, dal savonese a tutto lo spezzino, cui si aggiungeranno quelli alle attività produttive: situazioni che richiederanno investimenti e impegno per essere risolte».