Dopo la convocazione dei sindacati a Palazzo Chigi per discutere il dossier ex Ilva (l’incontro è in programma giovedì 9 novembre alle ore 10), i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per esprimere la loro “grande preoccupazione sulla condizione drammatica dei lavoratori dell’ex Ilva”.
I rappresentanti dei metalmeccanici ritengono “fondamentale e urgente” l’intervento del Capo dello Stato, “garante della Repubblica fondata sul lavoro e sensibile ai temi della sicurezza, per affrontare questa emergenza al fine di trovare soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente, del lavoro e dell’industria del nostro Paese“. Lo riporta Teleborsa.
La vertenza dell’ex Ilva – hanno sottolineato – è “un simbolo dello stato critico dell’industria nel nostro Paese che vede la vita di migliaia di persone sospesa da anni tra cassa integrazione e incertezze. Oggi la maggior parte degli impianti sono fermi e la produzione è arrivata ormai ai minimi storici. L’utilizzo massiccio e non giustificato della cassa integrazione, la situazione debitoria di Acciaierie d’Italia e l’incompleta ambientalizzazione rendono poco credibile l’attuale gestione”. “Il suo intervento – hanno concluso – è fondamentale e urgente in questa situazione così critica”.