Alcuni esemplari di granchio blu (Callinectes sapidus) sono ospiti di una delle vasche dell’Acquario di Genova e precisamente quella dedicata al Mare che non vogliamo, rappresentazione di un mare inquinato da plastica. Il granchio blu è considerata una della specie aliene più invasive nel Mediterraneo.
In Europa è stato accidentalmente introdotto sin dagli inizi del XX secolo attraverso le acque di zavorra utilizzate dalle grandi navi per stabilizzare lo scafo, e si è progressivamente diffuso lungo le coste oceaniche e nel Mar Mediterraneo, dove è presente in Francia, Grecia, Spagna e Italia.
In Italia le prime segnalazioni risalgono al 1949 ma è solo da una decina di anni che questa specie ha cominciato a diffondersi. Negli ultimi anni sembra espandersi velocemente lungo tutta la costa italiana, in particolare nel Mar Adriatico.
È originario delle coste atlantiche americane, può vivere fino a 4 anni ed è onnivoro: si ciba di bivalvi (cozze, vongole, ostriche), gasteropodi, crostacei, insetti, pesci, e anche di alghe.
I suoi predatori sono pesci, soprattutto verso gli individui giovani, uccelli, tartarughe marine e l’uomo. All’interno di questa specie il cannibalismo è un fenomeno comune.