La guerra in Medio Oriente, con la prospettiva di un’invasione di Gaza da parte di Israele, continua a preoccupare i mercati finanziari, mentre si registra un rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato, con il Treasury Usa a 10 anni che ha superato la soglia del 5%, per la prima volta dal 2007. Lo spread Btp/Bund si è attestato sui 197 punti (variazione -2,66%, rendimento Btp 10 anni +4,84%, rendimento Bund 10 anni +2,87%). In netto rialzo Milano (+0,74%) anche grazie al verdetto di Standard&Poor’s che venerdì sera dopo la chiusura dei mercati ha confermato rating e outlook per l’Italia. Parigi segna +0,5%, Francoforte +0,02%, Madrid -0,37%, Londra -0,37%.
A Piazza Affari Milano positivi i bancari, con Bper (+4,16%) in testa al listino principale, seguita da Unicredit (+2,55%), spinta dalla partnership con la greca Alpha Bank che prevede la fusione delle rispettive controllate rumene e un’alleanza commerciale in Grecia, Intesa Sanpaolo (+1,26%) e Banco Bpm (+1,02%). Maglia nera Pirelli (-3,08%) dopo il taglio della raccomandazione da parte degli analisti di Intermonte (a neutral da outperform).
In calo il prezzo del petrolio con il future dicembre sul Wti -0,83% a 87,35 dollari al barile e l’analoga consegna sul Brent -0,46% a 91,75 dollari. In leggero rialzo a 51,56 euro al megawattora (+0,88%) il gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Risale l’euro, indicato a 1,0639 da 1,0590 venerdì in chiusura e a 159,37 yen (da 158,73), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,79(da 149,88).